Agropoli: scoppia la rivolta dei pasticcieri

Angela Bonora

Dieci pasticcerie unite in un’associazione

AGROPOLIChi lo dice che più attività dello stesso settore non possano andare d’accordo? Ad Agropoli tutti i pasticcieri si sono riuniti in un’associazione con l’obiettivo di tutelare gli interessi e risolvere i problemi del settore. Il primo scoglio da affrontare è quello delle “pasticcerie abusive”. Si tratta di veri e propri laboratori realizzati in casa che sfornano dolci per ogni occasione, sfuggendo così ad ogni forma di controllo e di regola in ambito sanitario e fiscale.

Queste finte pasticcerie, inoltre, non perdono occasione per farsi pubblicità alla luce del sole, attraverso social e blog. Il passaparola fa il resto.

Si viene così a creare un vero e proprio mercato illegale che determina anche una forma di concorrenza sleale. Lo scopo della neonata associazione è quello di denunciare quanto sta accadendo. “Noi pasticcieri siamo in regola con le norme igienico sanitarie e con le tasse – dice uno di loro – altri creano laboratori persino nei garage”. Così facendo gli abusivi creano un ingente danno al settore.

“La situazione ormai non è più sostenibile – evidenzia un altro membro dell’associazione – queste persone non colpiscono solo noi pasticcieri ma anche altre attività perché realizzano in casa di tutto, dalle bomboniere alle decorazioni e agli allestimenti per le feste.

Il problema dei pasticcieri abusivi si è diffuso esponenzialmente negli ultimi anni, effetto anche dei vari programmi televisivi dedicati al mondo della cucina e del cake design. Il fenomeno dell’abusivismo, però, è diffuso anche in altre categorie, su tutte quello di parrucchieri ed estetisti.

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