Ispani, seconda opportunità per chi ha commesso reati con lavori di pubblica utilità

Luisa Monaco

Via libera ad attività sul territorio per un soggetto destinatario di una sentenza di condanna

ISPANI. Attività di pubblica utilità sul territorio comunale per le persone coinvolte in procedimenti penali relativi a reati di non elevato allarme sociale.
Questa opportunità è contemplata nell’articolo 168 bis del codice penale, il quale prevede per i procedimenti per reati puniti con la sola pena edittale pecuniaria o con la pena edittale detentiva non superiore nel massimo a quattro anni, sola, congiunta o alternativa alla pena pecuniaria, la sospensione del processo con “messa alla prova”.

Ciò comporta, tra l’altro, la prestazione di lavoro di pubblica utilità, ovvero una prestazione non retribuita in favore delle collettività, di durata non inferiore a dieci giorni, anche non continuativi, da svolgere presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le aziende sanitarie o presso enti ed organizzazioni, anche internazionali, che operano in Italia, di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato, nel rispetto delle specifiche professionalità ed attitudini lavorative dell’imputato.

Nei mesi scorsi diversi comuni del comprensorio avevano dato la loro disponibilità a far svolgere sul loro territorio questo genere di attività a soggetti che avevano subito condanne. Ora anche il Comune di Ispani, retto dal sindaco Marilinda Martino, apre a questa opportunità.

L’Ente, infatti, ha già in passato stipulato una convenzione con il Ministero di Grazia e Giustizia tramite il Tribunale di Lagonegro ed ha deciso ora di dare la disponibilità ad un soggetto sottoposto a condanna allo svolgimento di lavoro di pubblica utilità in alternativa alla pena inflitta. Nello specifico svolgerà 166 ore di attività fino alla fine di febbraio, per un totale di 28 giorni e in media 6 ore giornaliere, così come previsto dalla sentenza a suo carico.

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