Candidatura alla Camera: parla Franco Alfieri

Antonella Capozzoli

Al di là delle polemiche, l’ex sindaco di Agropoli ha ricevuto il via libera dal Pd per la candidatura alla Camera

Franco Alfieri, capostaff dell’ufficio di De Luca, è ufficialmente candidato alla Camera dei Deputati. 

Le ” fritture di pesce” e le polemiche non hanno arrestato la corsa dell’ex sindaco di Agropoli che, se eletto Parlamentare, raggiungerebbe il punto più alto della sua carriera politica.

Dopo “una delle esperienze peggiori, una delle esperienze più devastanti dal punto di vista personale” – secondo le parole di Matteo Renzi –  sono stati rilasciati i nomi dei candidati Pd: ” Ero [ molto ] in ansia” racconta Franco Alfieri al giornalista del Mattino ” [anche] quando il partito provinciale e regionale ti indica come candidato e quasi 500 amministratori firmano un documento per perorare la tua causa […] non si può dare nulla per scontato.”

Un traguardo, questo, ottenuto dopo anni di impegno e fedeltà al partito, che lo ha sostenuto in maniera compatta: ” Il Governatore De Luca” spiega Alfieri ” mi ha dato una grossa mano, ma non devo ringraziare solo lui. Anche il  Partito Regionale ha perorato al Nazareno il mio nome: finalmente mi hanno presentato in maniera oggettiva e non come ha fatto una certa stampa in questi mesi”.

Il riferimento è alle, ormai, tristemente famose ” fritture di pesce” che l’ex sindaco avrebbe dovuto offrire agli elettori perché sostenessero Renzi. Ma il tempo delle polemiche, secondo Alfieri, è finito: ” La gente vuole impegni da assumere, non stupidaggini che hanno superato la soglia”.

Dopo lo stop dell’esclusione alle Regionali, dunque, il novello candidato è pronto a scendere in campo: “Corro in un collegio in cui il centro destra ha sempre vinto. Anche con il Mattarellum: non è semplice, occorre lavorare molto […] soprattutto per una campagna elettorale con un collegio di 96 comuni, oltre alle frazioni.”

Resta in sospeso il suo incarico come capostaff di De Luca, a cui dovrà rinunciare, ma ” non prima di averne parlato col Governatore”.

Liquidate le illazioni in merito a una ” lotta interna” –  che ha visto esclusi sia la Capozzolo che Valiante – perché ” non è stata una competizione e noi non ci siamo sentiti avversari”, Franco Alfieri si concentra soltanto sugli elettori, gli unici in grado di influenzare l’ago della bilancia politica, ancora troppo incerto.  “Io non ho nessuna garanzia” conclude “è la gente che ti sceglie. Siamo in Cilento, mica in Umbria o in Emilia.”

 

 

 

 

 

 

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