Piaggine: 2,5 milioni di euro per il recupero dell’antico convento

Katiuscia Stio

Ecco il programma degli interventi

PIAGGINE. Buone notizie per il Comune cilentano. Dopo i fondi per la caserma della forestale l’Ente ha ottenuto un contributo di circa 2,5 milioni di euro per il restauro architettonico con parziale ricostruzione del convento dei cappuccini, da adibirsi a struttura per l’ospitalità.

Nel dettaglio questo il programma degli interventi:

Recupero della chiesa dedicata alla Madonna del Carmine:
– ricostruzione del soppalco ligneo posto dietro ed in alto all’ingresso principale;
– sostituzione delle pavimentazioni, realizzate di recente;
– rifacimento impianti elettrici ed idrici del bagno
– pitturazione.
– restaurazione o sostituzione infissi;
– A questo punto non resta che pensare a restauro della pala d’altare che necessita soltanto di una pulitura generale perché i dipinti sono integri e la pellicola pittorica compatta.

Sacrestia:
– Sostituzione pavimento,
– Pitturazione
– ricostruzione della finestra ed infissi,
– In zona del vano adibito a servizio igienico è prevista la ricostruzione della scala originaria in pietra che dalle cellette soprastanti si scendeva nel giardino.
La copertura sarà ricostruita in modo e materiali analoghi a quella originaria con capriate in legno.

Facciata principale:
– ricostruzione scale di accesso della chiesa in pietra con una soluzione che contempla il superamento delle barriere architettoniche,
– si riprenderanno gli stucchi là dove sono mancanti e dopo la pulitura degli elementi in pietra si provvederà alla pitturazione generale.

Convento:
– li ambienti del convento saranno riutilizzati ad accettazione, cucina, sala pranzo ed una sala polivalente, al piano terra mentre al primo piano è la zona notte con 16 cellette che diventeranno doppie per 8 alloggi e servizi igienici anche per disabili.
– si dovranno realizzare le coperture ex novo in legno e coppi in analogia a quelle della Chiesa dopo aver provveduto alla integrazione delle murature crollate.
– ricostruzione delle cellette crollate o demolite con i relativi solai in travi di legno e tavolato.
– I percorsi voltati a botte saranno consolidati e ricostruiti quelli crollati,
– ripristino uscita esterna con una scala che dal primo piano conduce al piano terra e che fungerà anche come uscita di sicurezza.
– ricostruzione scala, che, dal piano terra, conduceva ad un piccolo seminterrato, locale cantina del convento.
– le pavimentazioni del convento sono tutte da ricostruire in cotto artigianale locale, mentre quella del percorso longitudinale adiacente la chiesa è da integrare con elementi in basalto tipo antico.
– Il chiostro, privo di pavimentazione e senza il pozzo centrale sarà ripristinato così come in origine. In particolare il disegno di quest’ultimo sarà simile alla guglia della facciata della chiesa. La pavimentazione in basalto avrà un piccolo canale di raccolta delle acque piovane lungo le murature, mentre il pozzo fungerà da raccolta delle acque dei pluviali, così da risolvere anche il problema della deumidificazione delle murature.
– Gli infissi del convento sono tutti da ricostruire in analogia a quelli esistenti escluso quello in facciata principale adiacente la chiesa. In facciata principale infine, saranno ripristinate le finestre così come in origine.
– l’impianto elettrico, idrico, di riscaldamento, gli intonaci e le pitturazioni completeranno le opere di restauro.
– per il superamento delle barriere architettoniche è stato previsto un ascensore pneumatico che dall’atrio della sala accettazione conduce al primo piano dove oltre alle cellette destinate alla zona notte.

Costruzione edificio ex novo

Il corpo ex novo è così strutturato: al piano terra è la sala informazioni- accettazione con un vano voltato originario ed il banco per il pubblico ed i servizi igienici; al primo piano, corrispondente in simbiosi al livello del piano terra del convento, è la biblioteca anche multimediale con zona lettura e studio; al terzo l’emeroteca ed una sala multimediale con i servizi igienici e l’innesto del percorso “ponte” vetrato attraverso il quale si accede al primo piano del convento dove sono le cellette della zona notte.
Il corpo ex novo, allineandosi alla cortina delle case prospicienti il corso principale, viene pertanto a comporsi con l’antico convento anche visivamente attraverso l’elemento galleria-ponte, ed insieme danno così vita ad una nuova spazialità in cui la nuova architettura ha valenza di integrazione dello spazio precedentemente sottratto all’antico convento in seguito alla demolizione dell’ala ove ora insiste un fabbricato un tempo destinato ad asilo.
Le pavimentazioni in generale saranno in cotto e parquet in legno di ciliegio e gli infissi in alluminio estruso di colore bianco.
Le coperture sono piane con lucernari circolari ed i pluviali di discesa nascosti nelle strutture. L’impianto elettrico, idrico, di riscaldamento e la pitturazione di colore bianco completeranno le opere progettate.

Sistemazioni esterne

I lavori che interessano il completamento esterno sono costituiti dalle pavimentazioni e dalle scale esterne che collegano il livello stradale del Corso Vittorio Emanuele a quello del Convento. La prima è quella principale e molto più ampia consente la visione del monumento dal Corso Vittorio Emanuele, precedentemente impedito.

“Finalmente, con il nuovo anno, a zittire talune “voci stonate”, viene comunicato ufficialmente (ma ufficiosamente si conosceva da mesi), il Decreto di finanziamento. Ai Cittadini del Comune di Piaggine, dunque, verrà consegnata una struttura storica che diverrà punto di riferimento dell’escursionismo nazionale ed internazionale e darà opportunità lavorative a chi vorrà investire sul turismo nel nostro splendido Borgo”, fanno sapere da palazzo di città.

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