Guerra Consac – Santa Marina: a causa del Comune il 53% di perdite

Redazione Infocilento
Tubo acqua

Dalla Consac: più della metà dell’acqua fornita si è dispersa

Il Comune di Santa Marina ha dichiarato di sostenere una Class Action nei confronti della Consac  s.p.a. per i disagi subiti dai propri cittadini nel periodo estivo a causa della ben nota crisi idrica.

E’ questa, però, l’azione che andrebbe condotta da parte dei cittadini a carico del Comune che tenta di attribuire al gestore la causa delle interruzioni e delle turnazioni dell’erogazione idropotabile verificatesi la scorsa estate, replicano dalla società.

La gravità della crisi idrica che ha interessato l’intera Nazione è fatto oramai noto ed abbondantemente analizzato. I suoi effetti, però, si sono avvertiti maggiormente in quei Comuni in cui la rete idrica interna è particolarmente compromessa. “Ed è questo il caso di Santa Marina, le cui perdite ammontano a circa il 53%”, evidenziano dalla Consac.

“Se il Comune, proprietario della rete ed unico soggetto legittimato ad intervenire con lavori straordinari, avesse nel corso degli anni sostituito la fatiscente rete interna – spiegano dalla società – la grave crisi idrica da scarsità, che ha interessato il territorio e che ha massimamente colpito proprio le sorgenti di Sanza che alimentano il centro abitato di Santa Marina, avrebbe avuto ben altri esiti. Più della metà dell’acqua che Consac ha fornito la scorsa estate al Comune di Santa Marina si è dispersa a causa delle perdite esistenti sulla rete comunale, sulla quale nulla ci risulta abbia fatto il Sindaco negli ultimi decenni lasciando che tale importante e primaria infrastruttura subisse il degrado dovuto alla sua vetustà”.

E nel caso di specie, la responsabilità amministrativa di chi oggi, imprudentemente, prova ad accusare altri è duplice: secondo Consac alla responsabilità di Sindaco  si aggiunge la responsabilità di chi, nella veste di consigliere regionale, non ha  ottenuto nessun finanziamento per i progetti che negli anni Consac ha predisposto e presentato alla Regione Campania e che interessano tutta l’area cilentana (chiaro il riferimento a Giovanni Fortunato”.

“Il nuovo CDA di Consac, invece, grazie alla rinnovata attenzione della Regione Campania per il territorio cilentano, lavorando incessantemente tutto il mese di agosto, ha assicurato il collegamento del serbatoio comunale con la sorgente Ruotolo di Sapri ed ha realizzato un nuovo pozzo a Sanza, così mettendo definitivamente alle spalle il problema idrico per il golfo di Policastro”, fanno sapere. “La preannunciata azione legale di cui il Sindaco si è fatto promotore smentisce clamorosamente i proclami di questa estate, quando l’Amministrazione annunciava a più riprese che il Comune, con la trivellazione di alcuni pozzi, aveva risolto la crisi idrica. Consac, che ha come sempre con diligenza ed abnegazione svolto appieno il proprio ruolo, non ha alcuna responsabilità nella causazione dei disagi lamentati dal Sindaco: alla drastica riduzione delle sorgenti si è aggiunta una perdita della risorsa idrica nella rete di Santa Marina del 53%”, concludono dalla Consac.

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