Agropoli, polemica sull’assistenza agli studenti diversamente abili

Gennaro Maiorano
Scuola Landolfi

I 5 Stelle accusano: un diritto dovuto diventa diritto da chiedere

AGROPOLI. “Un diritto dovuto diventa un diritto da chiedere”. Così dal Movimento 5 Stelle definiscono il provvedimento con cui l’amministrazione comunale è intervenuta per garantire l’assistenza agli alunni diversamente abili. Attraverso una delibera dello scorso 13 dicembre l’Ente, in seguito alle istanze delle scuole che chiedevano collaborazione, ha precisato di non avere nel proprio organico “figure professionali che consentissero la realizzazione del servizio con proprio personale”; di qui, essendo le procedure di appalto eccessivamente lunghe, è stata offerta la possibilità ai genitori dei piccoli studenti con disabilità di scegliere “l’organismo del terzo settore cui rivolgersi, tra quelli accreditati all’albo del Piano di Zona e in possesso dei previsti requisiti”.

“Un servizio che dovrebbe essere finanziato dal Ministero dell’Istruzione, viene finanziato da fondi della Regione che li mette a disposizione del Piano di Zona, che li passa al Comune di Agropoli, che li ripassa al Piano di Zona, che li passa al terzo settore (cooperative), che paga la specifica figura da inviare alla scuola e il povero genitore dovrebbe recarsi al Piano di Zona per scegliere la Cooperativa. E in tutto questo giro il fondo regionale diventa un’entrata per il Comune”, accusano dal Movimento 5 Stelle.

I grillini ricordano che “I bambini diversamente abili che frequentano le scuole primarie hanno diritto a un ‘assistente di base igienico-personale’ e prima dell’inizio dell’anno scolastico il Dirigente Scolastico dovrebbe assegnare loro tale assistente, cioè un collaboratore scolastico (ex bidello), preferibilmente dello stesso sesso dell’alunno con disabilità, che deve aver frequentato un apposito corso di formazione e fornire loro un’assistenza negli spostamenti all’interno e all’esterno del plesso scolastico, oltre che l’accompagnamento ai servizi igienici e la cura dell’igiene personale”. I genitori, quindi, dovrebbero poterne fare richiesta “senza aggravio economico né da parte dei genitori né da parte delle casse del Comune dove le scuole sono situate”. Ad Agropoli, secondo i 5 Stelle, questo diritto non sarebbe del tutto garantito “a causa di una maldestra gestione da parte dei dirigenti scolastici e dell’amministrazione comunale, un ‘fritto misto’ composto da superficialità, misera incompetenza e volontà di ‘distrarre’ fondi per ‘aggiustare’ le casse comunali”.

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