Due simboli degli Alburni tornano fruibili

Ernesto Rocco
La torre angioina di Castelcivita

Già riaperto il Convento dei Domenicani; presto tornerà accessibile anche la Torre Angioina

OTTATI e CASTELCIVITA. Il Convento dei Domenicani di Ottati è nuovamente fruibile. Mentre la riapertura al pubblico della Torre angioina di Castelcivita avverrà non appena l’Associazione “LA PAGODA”, affidataria della struttura, avrà allestito nuovamente la mostra in essa contenuta.

Sito di grande interesse il Convento dei Domenicani, edificato intorno al 1480, con il chiostro, di forma rettangolare, che aveva al centro una cisterna dotata di otto becchi fuoriuscenti e alimentata con acqua piovana. Sono ancora intatti due porticati: quello inferiore, composto oggi da 19 colonne (22 in origine) con i capitelli lavorati finemente in maniera diversa l’uno dall’altro, e quello del piano superiore, che, invece, ne conta 13 (in origine 18) di dimensioni minori. Su uno di questi capitelli è scolpito lo Stemma del Comune, il fagiano o la “fasana”. Le volte del chiostro inferiore erano artisticamente dipinte (1590). Dopo gli interventi restaurativi, finalmente, e con la realizzazione di una passerella in legno, il Convento potrà essere nuovamente fruibile e dall’anno prossimo, probabilmente, potrebbe ospitare gli uffici del Comune. « Prego tutti i concittadini di avere cura sia della passerella in legno che della ringhiera in vetro temperato, non distruggiamo quanto faticosamente realizzato- scrive il sindaco Eduardo Doddato- Inoltre sottolineo che l’area è video-sorvegliata, confido nel senso civico di ognuno di voi. Sarà una notte di Natale diversa dagli ultimi anni».

La Torre angioina è un maestoso monumento alto 25 metri, posto nel punto più alto del paese e dominante tutta la sovrastante Valle Alburni Calore. La sue edificazione risale tra il 1268 e 1284. Simbolicamente legata ad uno degli avvenimenti più noti della storia passata, i Vespri siciliani, che fecero di questo paese la punta più avanzata della penisola nella sanguinosa insurrezione. Lo scorso 12 novembre 2016, un fulmine ne ha gravemente compromesso la fruizione tanto che il sindaco, Antonio Forziati, era stato costretto ad emettere ordinanza di chiusura al pubblico del museo della Civiltà Contadina in essa ospitato, « Ora è ritornata a splendere più di prima- dichiara Forziati- A distanza di 12 mesi, dopo aver approvato il progetto di “Ripristino impianto elettrico della Torre Angioina”, reperito i fondi, affidati ed eseguiti i lavori, è ritornata a splendere».

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