Ospedale di Roccadaspide, ancora nulla di fatto

Katiuscia Stio
Ospedale di Roccadaspide

Polemiche dopo il ricorso al Tar

ROCCADASPIDE. Ricorso al Tar per l’ospedale di Roccadaspide. Ad oggi ancora nulla di fatto.
Era stata fissata il 20 dicembre, u. s., l’udienza davanti al Tar Campania la discussione del ricorso presentato dai comuni di Roccadaspide e, successivamente dai comuni di Aquara e Piaggine, contro il decreto commissariale n. 33 del 2016 che, di fatto, individuava il presidio ospedaliero di Roccadaspide come struttura ospedaliera di area disagiata con 20 posti letto di Medicina. L’udienza, di fatto, non si è tenuta perché in seguito alla comunicazione effettuata dall’ avvocatura regionale in merito alla pubblicazione imminente di un nuovo piano ospedaliero , il presidente del collegio con il consenso delle parti ha disposto la cancellazione dal ruolo, ovvero una sorta di sospensione, non prevista dal codice del processo amministrativo, ma che viene utilizzata come strumento tecnico allor quando la causa non può essere definita allo stato degli atti.

Immediatamente sui social network si è animata una discussione in merito all’ennesimo stop di un processo che avrebbe potuto mettere in seria difficoltà il commissariato di governo ed il presidente della giunta regionale in merito alla vicenda della riorganizzazione dell’ospedale di Roccadaspide. Una discussione che verteva principalmente sul fatto che le amministrazioni ricorrenti, in buona sostanza, hanno dato per buono quanto promesso dal commissario De Luca in ordine al mantenimento degli attuali livelli di assistenza ospedaliera nel Comprensorio Alburni Calore. Una scelta questa, per alcuni, sicuramente non condivisibile, in quanto qualora il nuovo piano ospedaliero, promesso ma non ancora vigente, dovesse prevedere la medesima situazione prevista dal decreto 33/16 o addirittura una situazione peggiorativa, i ricorrenti saranno costretti nuovamente ad impugnare anche il nuovo decreto commissariale. A tal proposito giunge immediata la replica del comune di Roccadaspide, a firma del sindaco Gabriele Iuliano, dal seguente tenore :
« Sono state diffuse nei giorni scorsi su alcuni social network una serie di false informazioni circa l’esito del ricorso al Tar Campania proposto dal Comune di Roccadaspide avverso il decreto commissariale n. 33/16, secondo le quali il relativo giudizio sarebbe “estinto per cessata materia del contendere”. La notizia risulta falsa e tendenziosa, dal momento che il giudizio è tuttora pendente. All’udienza ultima del 20 dicembre scorso, tenutasi appunto dinanzi al Tar Campania, su richiesta congiunta di tutte le parti costituite è stato richiesto al Presidente del collegio di rinviare la trattazione del ricorso proposto dal Comune di Roccadaspide in attesa della pubblicazione del nuovo piano ospedaliero da parte dell’attuale commissario straordinario alla sanità campana e presidente della giunta regionale, On.le Vincenzo De Luca, che rimodula e modifica complessivamente la iniziale classificazione e organizzazione prevista dall’ex commissario straordinario Joseph Polimeni con il decreto impugnato, e che potrebbe, chiaramente, portare a non aver più esigenza di insistere con il ricorso per carenza di interesse. La richiesta di rinvio della trattazione fatta il 20 dicembre scorso segue una serie di altre richieste di rinvio già precedentemente intervenute nel corso di questo anno, sempre per ragioni legate ad esigenze di carattere sostanziale, costituite dalla sopravvenienza di vari atti aziendali di volta in volta impugnati con motivi aggiunti, ed è intervenuta sempre con le stesse modalità.

La dicitura “cancellazione dal ruolo” è un istituto tecnico previsto dal codice del processo amministrativo, ed è quello che è già successo per le altre richieste di rinvio in precedenza avanzate. La cancellazione della causa dal ruolo sta a significare semplicemente che è cancellata l’udienza di discussione, che viene disposta appunto tutte le volte che non si è in grado di definire quanto tempo sarà necessario per lo svolgimento delle attività e può essere disposta per esigenze amministrative, quali possono essere – come nel caso di specie – proprio la possibilità di una definizione stragiudiziale della vertenza, ovvero per esigenze di carattere processuale. Ciò non significa che il giudizio sia estinto, come qualcuno ha sostenuto, ma semplicemente che il ricorso è pendente e può essere sempre trattato entro il termine di sei mesi. È necessario perché ciò accada che si proponga una nuova domanda di fissazione d’udienza, dove il ricorso potrà essere appunto regolarmente trattato e discusso. “Si tratta – dichiara il Sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano – dell’ennesimo atto di sciacallaggio in cui uno sparuto numero di pseudo attivisti si sta esercitando ormai da oltre un anno e mezzo, con la diffusione di notizie false e menzognere, che hanno avuto come unico effetto quello di rendere estremamente complicata la delicata battaglia per la difesa del nostro nosocomio. Fortunatamente, nonostante questa azione di forte contrasto e di contrapposizione che alcuni personaggetti locali in totale mala fede hanno messo in campo in questo anno e mezzo, grazie allo straordinario lavoro svolto con grande responsabilità, serietà e spiccato senso istituzionale da parte dei sindaci, del Direttore generale dell’Asl di Salerno, della struttura commissariale e, soprattutto, del Presidente della Giunta regionale, On.le Vincenzo De Luca, l’ospedale di Roccadaspide è stato salvato, e a giorni sarà pubblicato sul Burc Campania il nuovo decreto commissariale di riorganizzazione della rete ospedaliera, che prevede per l’ospedale di Roccadaspide la collocazione nella rete dell’emergenza con pronto soccorso e una riorganizzazione dei servizi e delle attività sanitarie adeguata e funzionale, in grado di garantire a tutto il territorio di riferimento una risposta sanitaria efficiente ed ottimale”.»

 

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