Pellegrino: nuovi progetti per valorizzare il Museo Naturalistico degli Alburni

Katiuscia Stio

Novità grazie ad accordo stipulato con le Università

CORLETO MONFORTE. In cantiere nuovi ed importanti progetti di valorizzazione per il Museo Naturalistico degli Alburni.

Ad annunciarlo è il presidente dell’Ente Parco, Tommaso Pellegrino, dopo una visita al Museo al fine di programmare iniziative ed attività che possano valorizzare ulteriormente un luogo di grande fascino e di notevole spessore scientifico.

«Avendo noi sottoscritto dei protocolli con le Università, vorremmo avviare un percorso che offra al Museo Naturalistico una valenza più prettamente scientifica, pensando a dei campus, stage, master, da organizzare sul posto ed avvalorarne così la vocazione innata di studio e ricerca»- sottolinea Pellegrino.

Il Museo Naturalistico degli Alburni, gestito dall’Istituto di ricerca e didattica ambientale, Fondazione I.RI.DI.A, fu inaugurato il 6 agosto 1997. Il Museo si trova nel cuore del centro storico di Corleto Monforte, in un palazzo a strapiombo sul torrente Rapi, in un’area naturalisticamente interessante, ricca di betulle, faggi, castagni, aceri e abeti. Le sale del Museo offrono un’esposizione permanente di vertebrati ed invertebrati, il materiale esposto ha avuto origine dalla collezione privata del dott. Camillo Pignataro, direttore scientifico del Museo, e oltre a rappresentare la fauna dei Monti Alburni, conserva campioni della fauna dell’intero territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, al suo interno si possono ammirare 1.200 reperti di uccelli, oltre 60 specie di mammiferi, crostacei e circa 20.000 esemplari di insetti. Uno scrigno di biodiversità, situato nel cuore degli Alburni, da far conoscere e valorizzare al meglio ed è in questa direzione che si muove il “progetto” dell’Ente Parco. « Al Centro di Biodiversità di Vallo della Lucania, stiamo pensando di creare una vera e propria vetrina che richiami l’attenzione sul Museo di Corleto Monforte. – prosegue il presidente dell’Ente Parco- un Museo a vocazione divulgativa-promozionale che funga da attrattore, richiamo. La nostra volontà è di farci promotori di quello che il nostro territorio esprime. Ciò che propone il Museo Naturalistico di Corleto è qualcosa di unico nel panorama culturale italiano, e non solo, ma ha bisogno di essere conosciuto e pubblicizzato. Il polo museale di Vallo della Lucania vuole essere richiamo verso tutti coloro che si recano qui inducendoli ad avere curiosità verso un qualcosa dal valore inestimabile. Al momento partiremo con alcune esposizioni presso la sede, dove verranno esposti dei doppioni di esemplari del Museo Naturalistico ma tenendo ben distinte le due cose: sede di Corleto prettamente valenza scientifica, Centro della Biodiversità vocazione strettamente promozionale». Ad accompagnare Pellegrino al Museo il sindaco Antonio Sicilia, l’assessore Giuseppe Ruberto, il consigliere Antonio Salerno, il consigliere dell’Ente Parco Vincenzo Inverso, il direttore Romano Gregorio, il responsabile scientifico del Museo il dott. Camillo Pignataro e il direttore Giuseppe Capozzolo.

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