Biblioteca ” fantasma” ad Agropoli: l’accusa dei cinque stelle

Antonella Capozzoli

Il portavoce del Movimento ha presentato un’interrogazione da discutere nel prossimo Consiglio Comunale

AGROPOLI. Nel Palazzo Civico della Arti, in via Pisacane, c’è una porta chiusa. Dietro l’uscio, la Biblioteca Comunale, ribattezzata ” fantasma” da alcuni attivisti del Movimento Cinque Stelle che, dopo un sopralluogo effettuato nell’orario di apertura, l’avevano trovata, invece, inaccessibile. Come già si sapeva da tempo.

Inizia da qui l’iter di informazione e denuncia pubblicato sui social: ” il Comune di Agropoli” si legge”  ha richiesto ed ottenuto fondi dedicati alle Biblioteche […]  con il progetto per la catalogazione del patrimonio libraio […] Altri finanziamenti di 4.000 euro per […] l’abbonamento alla piattaforma digitale MediaLibraryonline, per la consultazione di e-book e riviste digitali, servizio che avrebbe consentito agli abbonati alla biblioteca la consultazione on line di libri e riviste nazionali ed internazionali.”

Consolato Natalino Caccamo, portavoce del Movimento, ha presentato un’ interrogazione con la quale sciogliere i tanti dubbi sollevati dagli attivisti: innanzitutto, se sia stato già individuato uno spazio adeguato ad ospitare la Biblioteca, quali siano le intenzioni dell’Amministrazione comunale per l’apertura definitiva ed entro quale data il servizio verrà erogato al pubblico; poi, quali fondi siano stati inseriti nei Bilanci degli ultimi 5 anni dedicati alla Biblioteca Comunale e quale somma sia prevista di spesa per il bilancio preventivo dell’anno prossimo (2018); quali funzioni, ad oggi, svolga la Biblioteca comunale e quanti iscritti (se presenti) abbia; chi svolga il ruolo di addetto alla Biblioteca e quale somma percepisca per tale mansione; dove e in che stato di conservazione siano i 3500 volumi della biblioteca inventariati; quanti volumi siano stati donati alla biblioteca negli ultimi 3 anni e attualmente dove siano conservati; quali altri finanziamenti siano stati richiesti ed erogati dal 2012 al 2017 per la Biblioteca comunale e che utilizzo sia stato realmente fatto degli stessi; infine, quali siano le ragioni per le quali non siano stati richiesti contributi per l’incremento e miglioramento delle dotazioni di arredi e attrezzature tecniche e se sia prevista la formazione, tramite finanziamento, di attività di qualificazione e aggiornamento degli addetti alla biblioteca.

Le risposte sono attese nel prossimo Consiglio Comunale.

 

 

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