Camerota: le macerie edili da rifiuti a risorsa

Luisa Monaco

Comune pensa alla realizzazione di un impianto di lavorazione

CAMEROTA. Smaltire i rifiuti derivanti da attività edili è sempre un problema, soprattutto per i privati. Sempre più spesso c’è chi, nell’effettuare lavori, delega poi per lo smaltimento dei rifiuti soggetti che li disperdono nel verde, deturpando aree incontaminate del territorio.

E’ questa una delle  ragioni per cui il comune di Camerota, guidato dal sindaco Mario Scarpitta, intende intervenire al fine di realizzare su suolo comunale un impianto di lavorazione dei rifiuti derivanti dalle attività di demolizioni edili e dalle attività di scavo. Inoltre l’Ente punta alla promozione sul territorio di azioni volte alla adozione di modalità di demolizione e di tecniche costruttive, in conformità con la vigente normativa in materia; a favorire il riciclaggio della frazione di rifiuti non pericolosi derivanti da demolizioni edili, mediante il recupero e il riutilizzo nelle costruzioni, favorendo la diminuzione del quantitativo complessivo di rifiuti inerti da demolizione avviati in discarica, frenando, altresì, i fenomeni di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul territorio comunale.

L’impianto nelle intenzioni dell’amministrazione comunale dovrebbe garantire la creazione, la diffusione e lo sviluppo di un sistema di raccolta che comporterà benefici ambientali (regolamentazione dei flussi dei rifiuti provenienti dai cantieri edili) ed economici (minori costi di ripristino dei siti dove questi rifiuti vengono abitualmente abbandonati), unitamente alla qualificazione e formazione di figure professionali specializzate e alla creazione di un mercato con ampi margini di sviluppo, senza incidere negativamente in altri settori economici.

Si verrebbe a realizzare così la nascita di un sistema strutturato favorirà la crescita di una realtà imprenditoriale autonoma, a margine della pubblica iniziativa, “con evidenti benefici per il tessuto economico e ambientale”, evidenziano da palazzo di città. E ancora “l’applicazione di tecnologie informatiche e telematiche consentirà il controllo della qualità, della correttezza e dell’efficienza dei servizi fornendo, inoltre, preziosi dati per la pianificazione e lo sviluppo del territorio”. Inoltre notevoli potrebbero essere i benefici in ambito ambientale considerato che attualmente si registra sul territorio il fenomeno dell’abbandono incontrollato di questi rifiuti nel verde, nonostante gli inerti, oggi sinonimo di degrado, possono risultare indispensabili per interventi di primaria importanza nel settore dei lavori pubblici, quali bonifiche e sistemazioni idrauliche, geotecniche ed infrastrutturali, quali arginature in terra, successivamente rinverdite, su sponde in erosione, modellamento di sponde interessate anche da altri interventi (gabbionate, terre armate, etc.), movimenti di terra per opere pubbliche infrastrutturali, opere di protezione dall’erosione del suolo e drenaggi.

L’impianto dovrebbe sorgere  in prossimità dell’isola ecologica comunale, alla località Marco del Capoluogo e la realizzazione potrebbe avvenire grazie alla partnership pubblico – privato. In tal senso verrà emesso un avviso esplorativo finalizzato alla manifestazione di interesse per la progettazione e realizzazione su suolo comunale di un impianto di lavorazione dei rifiuti derivanti dalle attività di demolizioni edili e dalle attività di scavo

Condividi questo articolo
Exit mobile version