A tavola con il piennolo, una storia mediterranea

Bruno Sodano

Quanto ne sappiamo del frutto rosso che da secoli colora le nostre tavole e delizia i nostri palati? Un pranzo alla scoperta del pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP

“Qui dove il mare luccica e tira forte il vento su una vecchia terrazza davanti al Golfo di Surriento” cantava Lucio Dalla. Una canzone che è stata la colonna sonora nella splendida e soleggiata giornata che ho passato al San Pietro Bistrot del mare di Torre del Greco.

Una terrazza sul mare che affaccia sul golfo più suggestivo della Campania: da sinistra verso destra Sorrento, Capri, Ischia, Procida, Posillipo con tutta la splendida Napoli.

Un pranzo che voleva essere un ritrovo di amici e professionisti del settore enogastronomico che si è ritrovato ad essere un percorso di vita che ha parlato di una delle terre più ricche attraverso i suoi prodotti più eccellenti: LA CAMPANIA.

Special guests dell’evento sono stati i pomodorini del piennolo dell’azienda agricola Giolì di Angelo Di Giacomo ed il birrificio ventiTRE di Grottaminarda che produce una birra artigianale nel rispetto al 100% delle materie prime utilizzate nell’intero processo di produzione.

Un menù interamente studiato e dedicato a sua Maestà “Il piennolo” con interventi molto interessanti, da parte di alcuni commensali, che hanno reso il pranzo, a tratti, di grande interesse culturale. In particolare il Prof. Universitario Michele Scognamiglio, specialista in Scienza dell’Alimentazione e Nutrizione Applicata, ha praticamente tenuto una lezione, non interessante, di più, su tutta una serie di punti riguardanti le proprietà scientifiche e nutrizionali legate al pomodorino, la pasta e la birra. La dieta mediterranea, che oltre ai singoli alimenti è un vero e proprio stile di vita, vede fra gli elementi principali il pomodoro e quindi immaginate quanto sia stato bello ed educativo il suo intervento. L’importanza del licopene nel nostro organismo. Cos’è il licopene? Come viene gestito dal nostro organismo? In quali alimenti lo troviamo? È facile parlare di pomodori… ma è più difficile soffermarsi sulla totalità del prodotto ed è quando si conosce davvero bene qualcosa che si acquisisce un vero valore aggiunto. Il licopene è un carotenoide che ha un potente potere antiossidante. I carotenoidi, in generale, hanno il compito di “spazzare” i radicali liberi dal corpo. Il licopene, il più efficiente, ha la presenza di due ulteriori doppi legami rispetto alla struttura degli altri. Il pomodoro del piennolo ne è ricco: la quantità aumenta rispetto alla maturazione del frutto. Inoltre è suscettibile al fattore termico: la biodisponibilità del composto è più elevata nelle salse con prolungate cotture rispetto alle crude. Concludo, infine, che più il prodotto è concentrato (ad es. il concentrato di pomodoro) più è alta la concentrazione di licopene.

A raccontare le peculiarità dei pomodorini vesuviani è stata l’agronoma e ricercatrice Patrizia Spigno, responsabile del centro ARCA 2010, banca del germoplasma delle varietà orticole e frutticole della Campania. La loro forza si è sviluppata nel corso dei secoli attraverso il lavoro altamente specializzato dei contadini del territorio che li hanno selezionati con cura e competenza. La capacità poi dei pomodorini vesuviani di resistere in arido coltura rende la polpa soda e la buccia coriacea, fattori che consentono loro di durare sui piennoli dalla raccolta estiva fino a febbraio. In vari anni, circa 30, l’azienda Giolì è riuscita a creare una propria varietà che si differenzia per alcune caratteristiche dagli altri tipi e, da circa un anno, ha visto nascere una nuova varietà di color giallo.

Venendo alla parte gustosa ecco cosa è stato proposto dallo chef Alfonso Manzi.

Il welcome è stato così presentato:

•Mini Babà al basilico con acqua di pomodorino giallo del vesuvio Giagiù e fonduta di provolone del monaco

•Calamaro scottato con pizzaiola fredda di pomodorino giallo del Vesuvio Giagiù

•Insalata di pomodorino giallo Giagù pelato con mozzarella di bufala

•Montanara con pomodorino rosso del vesuvio confit e alici di cianciola

-In abbinamento Esperia witbier

L’ antipasto molto gustoso con un piatto sorpresa:

•Baccalà appena scottato con chutney di pomodorino giallo del Vesuvio Giagiù su crumble al basilico e limone

-In abbinamento Esperia witbier

La sorpresa è stata un soufflé di coulis di pomodorini, arancia e curry

Il primo piatto sorprendentemente tradizionale e semplice che parla di mediterraneo

•Linguine con granchio fellone e pomodorini rossi del Vesuvio (tipico piatto torrese)

-In abbinamento Aura belgian strong golden ale

Il Secondo piatto cotto alla perfezione, equilibrato e molto gustoso:

•Palamita su pizzaiola fredda di pomodorino rosso del Vesuvio e spuma di provola

-In abbinamento Aura belgian stron golden ale

Una dolce conclusione è stata data dal dolce proposto da “Il giardino di Ginevra” che ha proposto un cioccolatino fondente con pomodorino candito, decisamente originale!

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