Controne, scricchiola la maggioranza

Katiuscia Stio

Nei giorni scorsi alcuni componenti ne hanno preso le distanze

CONTRONE. Alcuni componenti della maggioranza mettono sotto accusa il sindaco, Ettore Poti, con un manifesto pubblico, e ne prendono le distanze. A questo punto è un braccio di ferro di 4 contro 4, con i 3 componenti della minoranza che potrebbero fare da ago della bilancia.
I firmatari del manifesto sono Diego Chiaini, Nicola Pastore, Michele Poto e Domenico Tancredi. Ettore Poti, Mariella Chiumiento, Marco Caponigro, Francesco Verlotta, resistono compatti. Mario Poti, Angela Gammaldi, Fiorentino Pirone, del gruppo consiliare di minoranza “Viviamo Controne”
«E’ evidente a tutti lo scollamento che nel gruppo dei consiglieri eletti con la lista “Nuovi orizzonti” si sia manifestata già nei primi mesi della consiliatura. Nel tempo le distanze tra gli stessi consiglieri e tra i consiglieri ed il sindaco si sono ulteriormente allargate» si legge nel manifesto. Malumori e malcontenti si erano palesati già lo scorso giugno, quasi ad un anno dalla tornata elettorale, quando Nicola Pastore consegnava le proprie dimissioni irrevocabili dall’incarico di vice sindaco, conservando, però, la carica di consigliere comunale. A Seguire nel tempo anche Domenico Tancredi. Una piccola scossa nella maggioranza di Ettore Poti, sindaco, che si manteneva ancora salda. La situazione, da come emerge nel manifesto, sembrerebbe essere precipitata per aver « disatteso “la volontà popolare” (…) Il non rispetto degli impegni assunti, e la impossibilità che si è manifestata sin da subito, di riunirsi per discutere delle problematiche che investono i cittadini di Controne ci ha portato a questa scelta. (…)Tale atteggiamento di chiusura ha determinato un graduale e costante allontanamento, non voluto, ma imposto, per scelta, dal Sindaco e da chi, come lui, ritiene che tale logica sia salutare per il PAESE. Paradossalmente proprio nel caso di IDEE DIVERGENTI il confronto ed il dialogo avrebbe costituito l’unica medicina per curare e rinsaldare rapporti che si credeva fossero posti su basi ben più solide rispetto a quelle che si sono dimostrate essere» e ancora, nel manifesto si legge che nel mese di settembre 2016 erano state attenzionate al sindaco una serie di problematiche da porre come base di una serena discussione, argomenti che dovevano trovare soluzioni condivise tra tutti. « Ad oggi, ad oltre un anno dalla consegna di tale documento, non si è avuto nessun incontro collegiale, anzi si è detto “ CHE NON SI FARANNO RIUNIONI FRA I CONSIGLIERI”,nemmeno per portare a conoscenza le Deliberazioni della Giunta, prima della loro adozione, tanto che siamo venuti a conoscenza delle decisioni assunte dalla “piazza”… Le stesse proposte di Delibere di Consiglio non ci hanno visto coinvolti prima di fissarne la discussione. Questa è la situazione in cui siamo precipitati, assenza assoluta di confronto e dialogo, mentre siamo stati eletti e quindi titolati a discutere e nella discussione, affrontare e cercare di risolvere, mediante scelte condivise, i problemi della Nostra Comunità… Visto lo scenario che vi si è prospettato, sembra utile raccontare episodi particolari che ci hanno accompagnato in questi 16 mesi di amministrazione POTI, citandone solo alcuni e nemmeno i più clamorosi: – “SE VUOI PUOI PURE ANDARTENE” riferito al consigliere TANCREDI che chiedeva chiarimenti in merito ad alcune scelte…; – “SEI IL MIO PRIMO NEMICO (politico)” riferendosi all’allora Vice-Sindaco, pur ben sapendo, il Sindaco, ciò che si è fatto per farlo eleggere; – il Sindaco per convincere il consigliere POTO, a farlo partecipare al consiglio Comunale del 29.08.2017, in seconda convocazione, per assicurarsi il numero legale dei presenti, si è sentito “AUTORIZZATO A SCOMODARE UN SUO PROSSIMO CONGIUNTO, e se questo non bastasse, UN DELEGATO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA, non avendo l’accortezza di chiamare direttamente l’interessato; – ed ecco la ciliegina sulla torta, negli ultimi giorni, il Sindaco “REVOCA LA DELEGA ALLA COMUNITA’ MONTANA” al consigliere CHIAINI senza alcuna concreta motivazione, per affidarla all’ultimo eletto dei consiglieri, cosa mai accaduta a Controne. Va precisato che alla seduta Consiliare, in seconda convocazione, del 29.08.2017, ha partecipato il Consigliere CHIAINI, l’allora Delegato alla Comunità Montana, per assicurare il numero legale dei presenti utile ad approvare il “Riequilibrio di Bilancio”, e PER RIPAGARLO DELLA DISPONIBILITÀ MOSTRATA, nel giro di meno di 20 giorni, il Sindaco gli REVOCA LA DELEGA.» Inoltre i firmatari del manifesto accusano il sindaco di atteggiamento “feudale” e “autoritario”. Con la presa di distanza i 4 firmatari del manifesto hanno aperto la strada ad un nuovo scenario politico amministrativo che potrebbe addirittura portare alla sfiducia del primo cittadino.

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