Strage di Sassano: la Cassazione conferma la condanna a Gianni Paciello

Erminio Cioffi
La Bmw di Gianni Paciello dopo il terribile impatto

Il 24enne nel 2014 aveva travolto con la sua auto ed ucciso sul colpo 4 ragazzi

SASSANO. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 10 anni e 4 mesi di reclusione inflitta dalla Corte di Appello di Potenza a Gianni Paciello. Questa sera é stata resa nota la decisione dei giudici che hanno confermato la condanna per il reato di omicidio colposo plurimo aggravato e guida in stato di ebbrezza. Il 24enne di Sassano il 28 settembre del 2014 aveva travolto ed ucciso con la sua auto quattro
giovanissimi ragazzi, anche loro di Sassano e tra questi anche suo fratello. Le vittime si trovavano davanti all’ingresso del bar “New Club 2000” nella frazione di Silla di Sassano.

Gianni Paciello ora sta scontando la pena agli arresti domiciliari in una struttura protetta della Caritas. Il giovane con l’auto lanciata a circa 150 km orari ha ucciso sul colpo suo fratello Luigi di 15 anni, i fratelli Nicola e Giovanni Femminella di 22 e 26 anni e Daniele Paciello di 14 anni. La Cassazione non ha accolto i rilievi sui presunti vizi di legittimità presenti nella sentenza della Corte di Appello.

A rappresentare i familiari delle 4 vittime sono stati gli avvocati Mimmo Cartolano, Nuccio Amodeo, Franco Di Paola, Vincenzo Vita e Demetrio Ricciardone. La Corte di Appello aveva respinto tutti i motivi di appello della difesa del 24enne. Gli avvocati avevano contestato la validità dell’alcooltest e degli esami effettuati sul sangue del loro assistito perchè non sarebbero stato operato per una finalità medica bensì per accertare l’esistenza di una condotta penalmente rilevante. I giudici, sulla base di una sentenza della Cassazione, hanno evidenziato che sono validi i prelievi compiuti nell’ambito di un protocollo medico e non esclusivamente su richiesta della polizia giudiziaria.

Non ha convinto i giudici nemmeno la tesi secondo cui a causare l’incidente sarebbe stato il difetto di funzionamento dei freni della BMW o un malore che avrebbe colpito il 24enne prima dello schianto.

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