Vallo della Lucania, Miraldi interviene sugli ultimi episodi di cronaca: cittadini condannati prima che possano difendersi

Redazione Infocilento

Il consigliere M5S: “In Italia sistema sbagliato”

Negli ultimi giorni Vallo della Lucania è stata interessata da due fatti di cronaca: il primo inerente un commercialista accusato di evasione fiscale, il secondo inerente uno studente fermato e trovato in possesso di droga. Due vicende che hanno fatto discutere la comunità del centro cilentano. Sul caso è intervenuto anche il consigliere del M5S Pietro Miraldi, il quale non ha esitato a spezzare una lancia a favore delle persone coinvolte. “La notizia apparsa ieri e oggi sulle presunte,perché di presunte si tratta,evasioni fiscali da parte di un noto commercialista della zona hanno evidenziato, come se non ce ne fosse bisogno,di tutto il negativo che ci circonda.E lo stesso si è ripetuto oggi per il ragazzino che è stato trovato in possesso di mezzo grammo di sostanze stupefacenti – ha detto – Si è fatto a gara ad indovinare chi fosse il malcapitato di turno. Si è giudicato, criticato ed emesso sentenze senza conoscere assolutamente niente dei fatti accaduti”.

“Il sistema degli accertamenti fiscali, degli avvisi di garanzia in Italia sono sbagliati – evidenzia il consigliere vallese – Non si possono condannare i cittadini prima che loro possano difendersi.E puntualmente arrivano tardive le assoluzioni o il non aver commesso il fatto. Dopo che uno viene messo alla gogna mediatica non c’è smentita che basti a ridargli la fiducia. Ma veramente non emettere uno scontrino per un caffè significa evadere le tasse? O con mezzo grammo di droga essere spacciatore?”.

“Mi chiedo quando in Italia si comincia a fare le cose sul serio,sperando di non dare ragione ad un noto francese che disse ‘Quando gli italiani vogliono fare i seri diventano ridicoli’, conclude.

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