Lavori di pubblica utilità per le persone prive di reddito in due comuni cilentani

Redazione Infocilento
Manutenzione verde

Saranno impiegati in attività finalizzate alla cura e promozione del territorio

Altri 498 rappporti di pubblica utilità per 25 comuni della Campania, di cui due cilentani.

E’ quanto ha annunciato l’assessore regionale Sonia Palmieri. “E’ una misura di politica attiva al lavoro con i Comuni che hanno presentato progetti di cura del patrimonio, promozione e sicurezza del territorio, cura del verde pubblico, aggiornamento banche dati, recupero archivi e solidarietà sociale”, ha spiegato.

I destinatari sono ex percettori di ammortizzatori (di qualunque tipologia) dal 2014, attualmente senza reddito. Percepiranno un’indennità di 580 euro al mese per un impegno di 20 ore settimanali per 6 mesi in attività di pubblica utilità presso gli enti pubblici della Regione. In particolare i lavori previsti sono servizi di monitoraggio sulle strade finalizzato alla prevenzione del randagismo e sull’esistenza di situazioni di dissesti stradali o in ogni caso di situazioni di insidie e trabocchetti, servizio di apertura di biblioteche; lavori di giardinaggio, lavori in occasione di manifestazioni, lavori di emergenza, attività lavorative aventi scopri di solidarietà sociale, lavori e servizi legati ad esigenze del territorio e dei cittadini nel settore della blue economy o dell’Ict. Possono presentare domanda di ammissione al progetto soggetti residenti o domiciliati in Campania, ex percettori di indennità di sostegno al reddito scaduta dal 2014 al 2017 e attualmente disoccupati e privi di sostegno.

I comuni cilentani coinvolti sono Ogliastro Cilento e Centola che nei mesi scorsi avevano deciso di aderire all’avviso pubblico emesso da Palazzo Santa Lucia. In Campania via libera anche a Montecorvino Pugliano, Castelfranci, Afragola, Casal di Principe, Castel Baronia, Macerata Campania, Portico di Caserta, Taurano, Baiano, Sant’Arpino, Atripalda, Aversa, Recale, Castel Vetere sul Calore, Succivo, Giugliano in Campania, Acerno, Mercato San Severino, Sessa Aurunca, Roccapiemonte, Qualiano, Mondragone, Gricignano di Aversa.

Nei mesi scorsi anche altri comuni erano rientrati nella graduatoria. Nell’agosto scorso tra i 243 Enti coinvolti figurarono anche San Pietro al Tanagro e Futani; a settembre, invece, rientrò Vibonati.

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