Dopo 74 anni ritornano in Cilento le spoglie mortali del soldato Gaetano Giordano

Ernesto Rocco

Fu ucciso dai soldati tedeschi quando aveva 20 anni

CERASO. Dopo oltre 70 anni le spoglie mortali di Gaetano Giordano sono tornate nel suo paese natio. La sua storia è comune a quella di molti altri caduti in guerra. Giordano cadde ucciso a Marano di Napoli durante uno dei tanti eccidi compiuti dai soldati tedeschi.

Era l’11 settembre del 1943 quando otto militari addetti ad una postazione fotoelettrica rifiutarono di arrendersi ai nazisti. La postazione sorgeva nella località Castello di Scilla, dove si trovava anche la masseria del contadino Vincenzo Di Marino, saccheggiata dai tedeschi. Probabilmente i militari italiani provarono anche a difendere la masseria e per questo motivo furono uccisi insieme al civile. Tutti vennero costretti a scavare le proprie fosse, prima di essere fucilati dinanzi alle famiglie. La sepoltura dei cadaveri fu impedita per alcuni giorni. Perirono in quell’occasione due soldati salernitani: Sabato Troise, di Montecorvino Rovella e appunto Gaetano Giordano che all’epoca aveva appena vent’anni.

Da allora il corpo del soldato cilentano è stato custodito nel cimitero cittadino mentre ieri, 74 anni dopo la morte, le sue spoglie sono tornate nel paese natio, accolte con una solenne cerimonia alla quale hanno preso parte i rappresentanti dei comuni di Ceraso e Marano di Napoli e dell’esercito.

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