Capaccio Paestum, Virginia Raggi querela consigliere comunale

Paola Desiderio

Sotto accusa frasi di Nicola Ragni in confronto tv

CAPACCIO PAESTUM. La sindaca di Roma Virginia Raggi ha querelato per diffamazione il consigliere comunale di opposizione di Capaccio Paestum Nicola Ragni.

Nicola Ragni era uno dei sei candidati alla carica di sindaco della Città dei templi. Alcune sue dichiarazioni sugli amministratori del Movimento 5 Stelle, rese in campagna elettorale durante un incontro pubblico organizzato e trasmesso dall’emittente televisiva locale Stile Tv, da Paestum sono arrivate fino a Roma, inducendo la sindaca della capitale a querelare il candidato.

L’episodio risale alla sera del 4 giugno, una settimana prima del primo turno delle elezioni comunali. Al Centro Congressi Ariston, davanti a una platea gremita di sostenitori dei sei candidati a sindaco, rivolgendosi al giovane candidato del Movimento 5 Stelle Antonio Bernardi, Nicola Ragni affermò che «i 5 Stelle nei posti in cui amministrano rubano, e come rubano. Quindi, prima di parlare, di dire che a Capaccio sono tutti ladri, io dico solo, invece, che i 5 Stelle non hanno dato un buon esempio ovunque amministrano».

In un passaggio fece esplicitamente il nome della Raggi, portandola come “esempio”. Affermazioni che provocarono la reazione immediata degli attivisti presenti in sala che fischiarono e urlarono contro il candidato sindaco. D’altronde, prevedendo forse il rischio che qualche candidato andasse oltre le righe, all’inizio della diretta il presentatore Alfonso Stile aveva ricordato che ognuno si sarebbe assunto la responsabilità di quanto affermato durante il confronto in par condicio.

Lo stesso candidato dei 5 Stelle, Antonio Bernardi, rispose che chi diceva cose su amministratori non presenti avrebbe poi dovuto dimostrarle. La querela sembra non preoccupare più di tanto Nicola Ragni che spiega: «Questa mattina sono stato chiamato dai carabinieri che mi hanno notificato la querela. Ora con l’avvocato verificheremo il da farsi e ci documenteremo bene sulle amministrazioni rette dal Movimento 5 Stelle».

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