Caccia: nel territorio del Parco due incidenti in un mese

Costabile Pio Russomando

Durante l’ultima annata venatoria tre feriti e una vittima

Rabbia e sconcerto a Vibonati per la morte di Michele Quintiero, 55 anni. L’uomo, sposato e padre di due figlie, è morto ieri in località Gallari, una zona periferica del comune. Si era recato a caccia insieme ad un amico cacciatore, C.G., 39 anni. E’ stato quest’ultimo a far partire accidentalmente il colpo di fucile che lo ha ucciso. Stando alle prime ricostruzioni quest’ultimo, in preda al panico, si sarebbe immediatamente recato ai carabinieri per denunciare il fatto: da comprendere se la vittima sia morta subito o spirata successivamente.

I militari della compagnia di Sapri, agli ordini del capitano Michele Zitiello, hanno ricostruito che i due sarebbero andati a caccia di cinghiali, in un periodo in cui tale attività è vietata.
Una notizia, questa, che ha scatenato la protesta anche del WWF che ha rivolto un appello affinché vi siano maggiori controlli sull’attività venatoria.

Quello accaduto ieri è il secondo incidente in pochi mesi: il 9 settembre scorso l’ex sindaco di Controne, Guglielmo Storti, rimase ferito a causa di un colpo di fucile esploso accidentalmente dal fucile di un amico.

Nella stagione di caccia 2015/2016, invece, sono stati registrati quattro incidenti di caccia sul territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Tre i feriti ed una vittima: si tratta di Raffaele Masucci, rimasto ferito l’1 novembre del 2015 e spirato due settimane dopo.

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