Incendi e siccità: agricoltori e allevatori in ginocchio, comune chiede riconoscimento stato di calamità naturale

Ernesto Rocco

Si punta ad ottenere aiuti economici per gli operatori danneggiati

ROSCIGNO. L’estate è ormai alle spalle e quella 2017 sarà ricordata per i problemi legati agli incendi che hanno devastato il territorio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e per la siccità. Tra i comuni maggiormente colpiti c’è quello di Roscigno. Qui diversi sono stati i roghi segnalati, alcuni dei quali hanno rischiato anche di danneggiare il sito archeologico di Monte Pruno. Sono però agricoltori e allevatori coloro che maggiormente hanno subito danni dal fuoco. A peggiorare la situazione la scarsità d’acqua.

La giunta comunale, guidata dal sindaco Pino Palmieri, ha dunque deciso di intervenire a loro sostegno richiedendo alla Regione Campania il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

“Le stagioni trascorse, caratterizzate dall’assenza di precipitazioni hanno messo a dura prova il territorio del Comune di Roscigno che rischia di vedere seriamente compromessa l’annata agraria con conseguenti pesanti ripercussioni economiche – fanno sapere da palazzo di città – tale drammatica situazione è stata resa ancora più grave ed allarmante dai danni cagionati
dai numerosi e devastanti incendi che hanno afflitto ripetutamente il territorio, vedendo l’Amministrazione comunale assiduamente impegnata in operazioni di protezione civile”. Di qui, considerato che sono giunte in comune numerose segnalazioni per manifestare il disagio e le difficoltà dovute ai danni arrecati da questa situazione, si è deciso di fare appello alla Regione affinché possano essere concessi aiuti economici agli operatori agricoli, agli allevatori e alle aziende agro-alimentari danneggiate.

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