Torna il Mediterraneo Video Festival, il concorso internazionale del cinema documentario

Anais Di Stefano
Palazzo De Dominicis

La kermesse giunge quest’anno alla sua ventesima edizione

Quest’anno il Mediterraneo Video Festival, concorso internazionale del cinema documentario e del paesaggio culturale mediterraneo, compie 20 anni e si svolgerà nei giorni 15, 16 e 17 settembre 2017, nella splendida cornice di Palazzo De Dominicis-Ricci ad Ascea.

«Trattasi di uno spazio dove si incontra e si confronta la cinematografia documentaristica internazionale, con attenzione ad un cinema che riflette la diversità umana e la comprensione delle differenze, che promuove il rispetto delle identità dei luoghi e favorisce il dialogo internazionale», tengono a precisare i curatori dell’evento, che visti i presupposti, sembra proprio destinato a confermare il crescente interesse degli anni passati.

Il Festival, diretto da Maria Grazia Caso, è organizzato da Medfest Onlus con l’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Oltre al concorso internazionale, rappresenta un open space destinato a eventi collaterali tra cui un workshop sul cinema documentario, itinerari culturali sul paesaggio, concerti e mostre d’arte contemporanea.

Così come dichiara il direttore artistico: «Il Mediterraneo Video Festival 2017 si preannuncia ricchissimo di titoli di qualità, per un festival che si apre sempre di più alle produzioni indipendenti dell’area mediterranea e alla collaborazione con le scuole di cinema». Difatti, sono ben otto i titoli in selezione ufficiale: Si accoglie quel che si semina di Alaa Ashkar, Francia; El mundanal ruido di David Muñoz, Spagna; Fifty rupees only di Nagore Eceiza Mugica, Spagna; Moo Ya di Filippo Ticozzi, Italia; La cena di Toni di Elisabetta Pandimiglio, Italia; Pump di Joseph David, Francia, Le canzoni di Giovanni Rosa, Italia; Gaza di Julio Perèz e Carles Bover, Spagna. Proiettati questi nel corso delle tre giornate del Festival. La giuria composta Emanuela Piovano, Azedin El Ouafi, Hafida Kassoui, Paolo Speranza, assegnerà il “Premio della Giuria” al miglior film documentario 2017 della sezione internazionale.

«Il Festival in questi lunghi anni ha raccontato e diffuso storie ed emozioni di un ‘cinema direct’ rivolto al paesaggio e alle dinamiche del Mar Mediterraneo. Grazie al nostro dialogo con il Mediterraneo e con la sensibilità di registi produttori, scrittori ed amici che hanno lasciato il loro segno contemporaneo – “ nel nostro paesaggio mediterraneo ideale” abbiamo raccolto immagini, storie musica, segni e li abbiamo condivisi. Tutto questo per avere la consapevolezza del nostro riferimento d’identità, e ACM ( Archivio delle Culture Mediterranee del Mediterraneo Video Festival), ne è la testimonianza reale», conclude Maria Grazia Caso.

Condividi questo articolo
Exit mobile version