Agropoli, Lido Azzurri: Ortolani traccia la via da seguire

Gennaro Maiorano

Necessario rimuovere le barriere

Terminata la stagione estiva è tempo di bilanci. Ad Agropoli sotto i riflettori c’è soprattutto la questione Lido Azzurro. Le aperture effettuate nella barriera esistente non hanno limitato né il fenomeno erosivo né lo spiaggiamento delle alghe. Un esperimento fallito, dunque, tanto da indurre anche il WWF a chiedere chiarimenti sulla vicenda. L’assessore al porto e demanio, Eugenio Benevento, ha invece invitato gli uffici di completare in breve tempo le opere previste per la piccola baia ad est del centro storico.

Ad offrire un aiuto sul caso è il geologo Franco Ortolani. Quest’ultimo indica come prima causa del decremento della lunghezza della spiaggia la barriera realizzata decenni fa alla foce del Testene, la quale ha evitato che i sedimenti trasportati dal fiume arrivassero sulla spiaggia del Lido Azzurro.

Di qui la necessità di realizzare la barriera che ha determinato ulteriori danni. Soluzioni? Ortolani indica la via: “Credo che, purtroppo, si debba prendere in seria considerazione il restauro ambientale della Baia del Lido Azzurro riportandolo alla originaria morfologia”, dice Ortolani. Insomma bisogna abbattere tutte le barriere “ed eseguire un ripascimento con sedimenti adeguatamente stabilizzanti e non di granulometria fine come quelli usati per il ripascimento fatto in luglio della spiaggia di San Marco”.

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