Abbonamento gratuito studenti, è caos

Arturo Calabrese

Centinaia gli studenti che hanno riscontrato problemi nel rinnovo o nell’attivazione dell’abbonamento per l’anno scolastico 2017/2018

Da un anno la Regione Campania ha attivato l’abbonamento gratuito per i mezzi di trasporto per tutti gli studenti al di sotto dei 26 anni. Un’iniziativa che merita lode e che denota l’impegno dell’amministrazione nei confronti dei giovani e della cultura. Lo scorso anno sono stati tantissimi i soldi risparmiati dalle famiglie per mandare i propri figli a scuola o all’università. Quest’anno l’abbonamento gratuito è stato riproposto ma sono sorti tantissimi problemi.

Andiamo con ordine: gli studenti che l’anno scorso hanno usufruito di questo diritto hanno la possibilità di goderne anche per l’imminente anno scolastico, rinnovandolo con una semplice operazione sul sito del Consorzio Unico Campania che gestisce i titoli di viaggio. Qui, però, arriva l’inghippo: centinaia di studenti hanno seguito i semplici passaggi per il rinnovo fino a quando un messaggio informa loro dell’avvenuta transazione e che per completare il rinnovo è necessario il pagamento di 10 euro. Tale versamento può essere effettuato seguendo le disposizioni elencate in una mail che, dicono sul sito, verrà inviata ad ogni singolo utente. La mail in questione, però, non arriva ed oggi, 5 settembre, scade il termine per far partire l’abbonamento dal mese corrente. Qualora il pagamento non venisse effettuato entro la mezzanotte di oggi, lo studente sarà obbligato a pagare il trasporto a settembre e ad ottobre perché la nuova emissione partirà solo dal primo di novembre, nonostante abbia eseguito tutte le disposizioni per il rinnovo e per l’attivazione ex-novo.

Al Consorzio, che ha sede a Napoli, i centralini risultano perennemente occupati e dalla casella mail non arriva nessuna risposta. Sono dunque centinaia gli studenti campani che ad oggi attendono notizie senza che nessuno si degni di spiegare quale sia la situazione e in che modo gli stessi possano procedere al fine di non dovere essere costretti a pagare per ogni singola corsa.

Ad oggi, il Consorzio Unico Campania non garantisce un diritto allo studente, non fornisce informazioni adeguate all’utenza e lascia nel caos un esercito di giovani. Emblematiche le parole di una studentessa cilentana: «Gli enti pubblici fanno poco per noi giovani e in quella rarissima, se non unica, occasione in cui c’è una politica di favore e intelligente, dobbiamo assistere a questi scempi. È un vergogna per uno Stato civile, una sconfitta della società»

 

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