Vatolla, questa sera la presentazione del libro di Paolo Russo “Sua Eccellenza”

Arturo Calabrese

A Palazzo De Vargas protagonista la biodiversità con il volume dell’on. Paolo Russo

VATOLLA.  A partire dalle ore 21.00, nel Palazzo che fu dimora di Giambattista Vico, nonché sede dell’omonima Fondazione, sarà presentato il libro “Sua Eccellenza” scritto dall’onorevole Paolo Russo. Il volume parla della mozzarella, prodotto culinario che fa registrare ogni anno milioni di euro di fatturato, esportato ed apprezzato in tutto il mondo. Nel volume, Russo espone l’importanza della mozzarella, elemento di biodiversità, per l’economia della Campania ma evidenzia anche come sia un mercato messo a rischio da innumerevoli contraffazioni e tentativi di truffe. Paolo Russo sarà ospite di Palazzo De Vargas per presentare il volume ed insieme a lui interverranno il presidente della Fondazione, Vincenzo Pepe, e l’assessore del Comune di Capaccio Paestum Claudio Aprea. Col presidente di Asmef, Salvo Javarone, si parlerà del simbolo della mozzarella come legame con l’Italia di coloro i quali sono andati all’estero a cercare un futuro mentre con Vincenzo Tropiano, direttore Coldiretti Salerno, si darà una lettura dell’“oro bianco” da parte dell’associazione degli agricoltori e produttori.

La serata rientra nell’ambito dell’ultimo appuntamento con la Festa della Cipolla di Vatolla, tra i più importanti eventi dedicati ad uno dei prodotti cilentani maggiormente tipici e particolari.

«Questi sono appuntamenti che tracciano un solco molto chiaro – spiega Vincenzo Pepe – e cioè quello di valorizzare quanto più possibile il Cilento, attraverso le sue eccellenze. La Cipolla di Vatolla e la mozzarella sono due elementi cardine della cucina campana ed è importantissimo tutelarli, ogni giorno e con ogni mezzo. L’economia di un intero territorio può basarsi su di loro – conclude – ed è su questo che si deve lavorare»

Dello stesso avviso è Claudio Aprea, assessore a Capaccio Paestum ma anche direttore della Fondazione: «I prodotti protagonisti sono veri valori territoriali – dice – e rappresentano l’identità del Meridione d’Italia. Una identità storica e culturale che affonda le proprie radici nei millenni formando un substrato su cui è stata costruita la società moderna. Compito di un istituto di alta cultura – conclude – è quello di difendere questi valori e di farli diventare parte integrante di chi abita e vive il territorio»

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