VIDEO | Terremoto ad Ischia morte due donne. Il racconto di un cilentano: un boato e poi il terrore

Redazione Infocilento

Al momento sono 39 i feriti ma il bilancio è destinato ad aggravarsi

Due donne morte, 39 feriti e poi danni, crolli e lesioni a edifici. E’ questo il triste bilancio del sisma di magnitudo 4 registrato ieri sera alle 20.57 a una profondità di 5 chilometri tra Ischia e la costa flegrea. Un terremoto che ha provocato diversi danni a palazzi ed edifici, e causato un black out in alcune zone dell’isola.

“12 feriti sono ancora ricoverati e gli altri dimessi” afferma all’Adnkronos il direttore generale della Asl Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore, che si trova sull’isola. Si tratta comunque di feriti lievi: “Per la maggior parte hanno fratture, alcuni dovranno essere sottoposti a interventi ortopedici”. Solo uno dei 39 feriti è in condizioni più serie, ma comunque non sarebbe in pericolo di vita. Si tratta di una persona che per un politrauma al bacino è stato trasferito all’ospedale Carderelli di Napoli.

D’Amore conferma inoltre che “sta bene” il neonato di sette mesi salvato dalle macerie del crollo di una casa. “Ha anche bevuto del latte, è vicino alla sua mamma – continua il dg – mentre il papà è tornato sul posto per gli altri fratellini”. Si continua infatti a scavare per trarre in salvo anche gli altri due bambini individuati vivi sotto le macerie. I bimbi sono in contatto con i soccorritori e sono stati raggiunti: i vigili sono riusciti a passare delle bottigliette d’acqua al più grande e parlano con i bimbi per tranquillizzarli anche perché le operazioni per estrarli sono ancora lunghe

Inizialmente, sulla base dei dati della rete sismica nazionale si era stimata una magnitudo di 3.6, ma il valore è stato poi affinato grazie ai dati della rete sismica dell’Osservatorio vesuviano (sezione Ingv di Napoli). Ad aver subito i danni maggiori è la zona di Casamicciola, a nord di Ischia, dove il crollo della chiesa Santa Maria del Suffragio ha ucciso una donna. Il capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli ha convocato il comitato operativo.

“L’ospedale Rizzoli è pienamente funzionante – ha precisato D’Amore -. Sono state chiuse delle stanze al secondo piano, ma solo in via precauzionale perché i tecnici comunali e aziendali mi hanno dato l’ok per il ripristino della struttura”, ha continuato. Subito dopo la scossa, infatti, pazienti e sanitari erano usciti in strada, ma dopo le verifiche il nosocomio ha ripreso a funzionare.

Nella notte i vigili del fuoco hanno scavato senza sosta tra i calcinacci e le macerie della palazzina in località La Rita del comune di Casamicciola, recuperando in vita tre persone e il più piccolo dei bambini intrappolati.. Le attività di ricerca e soccorso delle persone che risultano ancora disperse continuano, in particolare nei comuni di Casamicciola e Lacco Ameno. Il corpo senza vita di una donna anziana rimasta coinvolta nel crollo della chiesa di Santa Maria del Suffragio è stato recuperato nella notte, mentre quello di una seconda vittima sarebbe stato individuato sotto le macerie di un’abitazione. Sarebbe dunque destinato ad aggravarsi il bilancio ufficiale.

Intanto sono ore di terrore anche per coloro che si trovavano in vacanza sull’Isola. Alcuni già nel corso della notte si sono imbarcati su dei traghetti per far rientro a casa. “E’ stato un inferno – Racconta Bruno D., un cilentano che con la sua famiglia stava trascorrendo tre giorni di relax sull’isola – mi trovavo tra Foria e Casamicciola quando abbiamo avvertito la scossa”. “”Inizialmente si  sentito in lontananza un rumore sordo e la terra ha tremato. Non mi ero reso conto della gravità di quanto accaduto, poi la gente ha iniziato a scendere per strada e si è diffusa la paura viste anche le notizie che arrivavano dalle zone limitrofe”. “La mia vacanza finisce qui”, conclude.

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