Prima Categoria, la Real Agropoli si prepara alla prossima stagione

Christian Vitale

Intervista al dirigente Walter Arundine

La Real Agropoli ha disputato un onorevole campionato di Prima Categoria. La società, presieduta da Fabio Cortazzo e dai dirigenti Luigi De Feo e Paolo Fusco, era inserita nel girone G.Il torneo è stato concluso al quarto posto con 52 punti totali, questi numeri non sono bastati però per accedere ai playoff, non disputati per la promozione diretta di Gregoriana e Palomonte.

Abbiamo raggiunto Walter Arundine, dirigente della Real Agropoli, per una breve intervista.

Quali erano i vostri obbiettivi a inizio stagione? Pensavate di fare cosi bene?

Pensavamo sin dall’inizio di fare una buona stagione: l’esperienza del gruppo, sia il reparto tecnico che dirigenziale, erano una garanzia. Peccato essere arrivati nei primi cinque e non aver disputato i playoff.

Alla vostra guida c’era mr. Cimadomo, che vanta un grande curriculum da calciatore. Era la sua prima esperienza in panchina come si è comportato?

Ottimo Cimadomo! Si è calato immediatamente nella nostra realtà, fatta soprattutto di rapporti umani. Ha saputo tirare fuori il massimo da tutti, anche da noi dirigenti.

Dopo un avvio tranquillo avete ingranato la quinta: sono arrivate, in sette partite, sei vittorie e un pareggio. Cosa pensavate in quel periodo?

Abbiamo cominciato con dei risultati altalenanti, per poi volare nel finale, alla fine abbiamo raccolto quanto meritato. La classifica alla fine rispecchia perfettamente la forza delle compagini. Siamo stati sempre brillanti, anche quando i risultati non sono arrivati, abbiamo dato del filo da torcere anche alle prime della classe.

A inizio del girone di ritorno avete perso quattro gare di fila. Come mai? Questo ha tagliato le gambe alla vostra rincorsa ai primi posti?

Le sconfitte consecutive, di inizio ritorno, sono dovute ad un paio di infortuni pesanti, ma non ci siamo demoralizzati, anzi! Sapevamo dove era il problema ed abbiamo rimediato finendo alla grande.

Quanto vi è dispiaciuto, nonostante il quarto posto finale, non riuscire ad accedere ai play-off di fine stagione?

Molto, ma alla fine non dipendeva più da noi, ma da un risultato: all’ultima giornata con un pareggio andavano in Promozione sia il Palomonte che la Gregoriana, e pareggio è stato. Peccato ma lo sport è questo, no?

Quali sono stati i momenti più belli e quelli più brutti della stagione?

I momenti più brutti sono stati l’infortunio di Marco Sica e l’indisponibilità di Bruno Cirillo: sapevamo di perdere due pedine importanti. I momenti più belli? Ogni volta che stavamo insieme! E’ stato un gruppo fantastico. Allenamento con 20/22 effettivi, sempre, con qualunque clima e fino all’ultima partita di campionato in Prima Categoria. non si vede spesso. Era una festa ogni volta.

Per il prossimo torneo quali saranno i vostri obbiettivi?
Ora si ricomincia, gli obbiettivi? Sempre gli stessi che poi è alla base di questa realtà da 13 anni, divertirci. Ci potranno essere novità in ambito societario con ingressi eccellenti, ma quando sarà ufficiale lo comunicheremo.

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