Emergenza incendi, Vincenzo Pepe: «Alla base del problema c’è lo spopolamento»

Arturo Calabrese

Vincenzo Pepe (FareAmbiente): «Necessarie manutenzione e pulizie dei terreni»

Il Cilento in questi giorni è messo in ginocchio da numerosi incendi che stanno letteralmente distruggendo il territorio. Dietro i roghi c’è sicuramente mano folle e criminale ma il problema è soprattutto un altro. Secondo il professor Vincenzo Pepe, presidente nazionale del movimento ambientalista FareAmbiente, alla base dell’emergenza incendi ci sono la desertificazione delle aree interne e il drastico calo demografico che si registra nei piccoli comuni.

«Lo spopolamento dei centri rurali del Cilento determina il conseguente abbandono dei terreni che rimangono incolti favorendo la presenza di vegetazione arida dove il fuoco attecchisce molto facilmente. Necessaria dunque una manutenzione ordinaria con la quale mantenere puliti i terreni – dice – un’azione nella quale i cittadini devono avere una parte attiva per proteggere il proprio territorio e la propria vita dato che spesso questi incendi arrivano a minacciare delle abitazioni». La pulizia dei terreni è utile anche sotto un altro aspetto: «Si evitano in questo modo frane e smottamenti che tanti danni causano alle nostre realtà insediative».

Sulla vicenda Pepe ha le idee chiare e punta il dito contro la politica: «Si denota un’assenza delle istituzioni da due punti di vista – aggiunge – non c’è una piano di ripopolamento, se non quello dei cinghiali, e un abbandono del territorio come si evince dalla soppressione della Sala Operativa Anticendi Boschivi del Parco». FareAmbiente su tutto il territorio nazionale impegna ogni giorno delle guardie che hanno tra i loro compiti anche quello di prevenzione degli incendi: «Siamo molto attivi su questo fronte ma abbiamo bisogno di una presenza maggiore di tutte le istituzioni. Prevenire e bloccare i roghi – conclude – è un qualcosa che viene fatto nell’interesse di tutti»

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