Capaccio Paestum, tensione alle stelle: domani il ballottaggio

Paola Desiderio

Franco Palumbo sfida l’uscente Italo Voza


CAPACCIO PAESTUM. Se il sindaco Italo Voza ha deciso di evitare lo scontro diretto con il suo avversario, hanno scelto, invece, di fare esattamente il contrario alcuni dei consiglieri eletti nelle sue liste. Come Vincenzo Patella, del Partito Democratico, che accusa Palumbo: «Lui ha alzato il livello dello scontro, sin dall’inizio della campagna elettorale. Lui ha, utilizzando mistificazioni, bugie, sorrisi e strette di mano, provato a conquistare l’amicizia dei capaccesi, come se questo fosse sufficiente per amministrare una comunità venti volte più grande della sua Giungano. Per non parlare poi delle sue idee e del suo programma elettorale, preso spudoratamente e di sana pianta da quello del Partito Democratico di Battipaglia elaborato per le ultime elezioni amministrative».

Poi su Giungano, paese che Palumbo ha amministrato per tredici anni, sottolinea: «È un comune fortemente indebitato. Stando a quanto emerso proprio nel Consiglio comunale di Giungano lo scorso 31 maggio 2017, forse addirittura il più indebitato del comprensorio. Ora quello che mi chiedo, e dovrebbero chiedersi molti che al primo turno hanno votato il sindaco decaduto di Giungano, ma sono questi il modello e l’esperienza che l’amico Palumbo vorrebbe portare qui da noi a Capaccio Paestum?».
A replicare è Giuseppe Orlotti, vice sindaco subentrato a Palumbo alla guida di Giungano: «Franco Palumbo è sempre stato un amministratore accorto ed i bilanci di questo ente hanno regolarmente superato il vaglio dell’Organo di revisione economico finanziaria. Tengo a precisare, inoltre, che il Comune di Giungano ha chiuso positivamente l’ultimo rendiconto e non è a rischio di dissesto».

Ad avvelenare ulteriormente un clima già tesissimo, ieri mattina sono comparsi gli ennesimi manifesti diffamatori non solo verso Palumbo, ma anche verso imprenditori e altre persone note. Il sindaco Voza ha subito diramato una nota precisando che «si tratta di iniziative assolutamente autonome e spontanee che non devono essere in alcun modo ricondotte a tutti coloro che fanno parte della mia coalizione. In ogni caso, ho disposto l’immediata copertura di tutti questi manifesti non ufficiali».

Ma Palumbo non accetta le scuse: «Non sono sufficienti le scuse del collega candidato Italo Voza e le prese di distanza dagli ultimi avvenimenti, dopo aver verificato e accertato il coinvolgimento dei suoi candidati. Credo sia necessario che lui in prima persona chieda scusa all’intera comunità per il clima violento, messo in atto dal suo team della comunicazione, nonché l’invito a prendere le redini in mano in queste ultime ore di campagna elettorale al fine di evitare che atteggiamenti deprecabili come quelli di questa notte si ripetano ancora. L’impegno solenne che assumo davanti al popolo, in caso di vittoria, è quello di continuare a coinvolgere, anche nella formazione della Giunta comunale, persone che non abbiano nulla a che fare con la criminalità e che il loro certificato penale sia immacolato come quello del sottoscritto».

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