Frecciarossa nel Vallo di Diano, spot di Trenitalia fa infuriare comitato per la Sicignano Lagonegro

Redazione Infocilento
Freccia Rossa

L’accusa: Vallo di Diano oscurato dalla politica e dai progetti di sviluppo del territorio

“Il Vallo di Diano continua ad essere dimenticato, preso in giro e beffato”. E’ quanto sostengono dal comitato per la Sicignano Lagonegro dopo lo spot di Trenitalia che sul proprio sito indurrebbe il turista a pensare di poter facilmente raggiungere Atena Lucana, Casalbuono, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina.

“Eventualità che si sarebbe potuta concretizzare se la richiesta della Regione Campania alla Regione Basilicata, grazie all’interessamento di Corrado Matera, volta a far fermare il Frecciarossa 1000 Taranto/Milano a Sicignano – evidenziano dal Comitato – Peccato, però, che ciò non accade e non ci è dato sapere se la Basilicata abbia risposto all’assessore al Turismo campano e in caso affermativo cosa abbia scritto”.

“E’ una vergogna – ha esclamato il presidente del Comitato pro Sicignano – Lagonegro Rocco Panetta – siamo cornuti e mazziati. Mi devono spiegare come fanno i turisti ad arrivare nel Vallo senza la fermata del Frecciarossa 1000 a Sicignano”. La pubblicità, infatti, sarebbe stata veritiera se ci fosse stata la fermata nella stazione da cui si diramava la linea per Lagonegro e con l’istituzione di un servizio bus di Trenitalia (il Freccialink) in coincidenza da e per il Vallo. “Penso sia assurdo tutto questo – ha dichiarato Panetta – occorre non menzionare nella pubblicità il Vallo e le strutture ricettive elencate che comprendono i comuni di Atena Lucana, Buccino, Casalbuono, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina e Teggiano. Il tutto perchè sono irraggiungibili dai turisti che usano i treni Frecciarossa pubblicizzati che, lo ricordiamo, fermano ad Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri, località del Cilento”.

Il Comitato ribadisce la necessità di far fermare il Frecciarossa 1000 a Sicignano in coincidenza con i bus da e per il Vallo, nella speranza che i sostitutivi arrivino sino al piazzale della stazione senza girare alla curva precedente al passaggio a livello o sostare presso un area di ristoro, a 2 km di distanza dallo scalo ferroviario, e che il quadro orario nella stessa stazione di Sicignano venga aggiornato. “La situazione è a dir poco inaccettabile, considerando anche che nemmeno Italobus dà più le comodità ai viaggiatori, visti i tempi di attesa elevatissimi nell’interscambio treno/bus a Salerno”, precisano ancora dal comitato.

“Da oggi apprendiamo dunque che il Vallo di Diano è stato oscurato dalla politica e dai progetti di sviluppo del territorio, il presidente De Luca in radio aveva aperto chiaramente al ripristino della Sicignano-Lagonegro e oggi, invece, dimentica il Vallo di Diano come se non facesse parte della Regione da lui governata. Amarezza e rabbia sono gli unici stati d’animo possibili per una situazione che definire vergognosa è un eufemismo”, concludono.

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