U.S.Agropoli, Capozzoli sul futuro: “Non so cosa farò, ma amo questa città”

Christian Vitale
Donato Capozzoli (Foto di Carol Violante)

Intervista all’esterno dell’Agropoli

La stagione dell’Agropoli si é conclusa con una dolorosa retrocessione: i delfini, dopo diversi anni di militanza in Serie D, hanno chiuso il campionato al terzultimo posto, saranno costretti a ripartire cosi dal campionato di Eccellenza. La formazione cilentana é stata protagonista di un ridimensionamento in corsa, per svariati motivi, nel mercato invernale, molti giocatori hanno salutato la compagine allenata da mr. Santosuosso. Inutile é stato l’avvicendamento in panchina, nemmeno Sorianiello é riuscito nell’impresa di evitare la retrocessione.
Abbiamo contattato Donato Capozzoli, trequartista bianco blu dal buonissimo rendimento, per un commento sull’annata calcistica da poco conclusa.

L’Agropoli arrivava a questo campionato, targato 2016/17, dopo la salvezza del passato torneo. Quali erano le vostre aspettative estive?
Le nostre aspettative iniziali erano tutto sommato chiare: puntavamo a una salvezza tranquilla, la società si era mossa bene e aveva costruito una squadra iniziale, a mio avviso, da play off.

La vostra stagione, rispetto agli altri, é iniziata con un leggero ritardo. Nelle prime giornate avete pagato un po’ di mancanza di preparazione?
No, non credo, non abbiamo subito il ritardo di preparazione, nelle prime giornate andavamo a mille, eravamo una squadra compatta e unità, con i compagni ci aiutavamo a vicenda.

Nelle cinque gare iniziali avevate raccolto otto punti. Le cose stavano girando bene, si era creato il giusto entusiasmo?
Si, le cose stavano andando alla grande, si era creato un grande entusiasmo dentro di noi, specialmente dopo la vittoria nel derby con la Gelbison.

Avete tenuto un buon passo anche nelle successive 5 partite. Alla decima giornata, sul campo, i punti ottenuti erano 15. Poi, man mano, le situazione si é complicata sempre di più, cosa é successo?
La situazione si è complicata a dicembre: la società ha deciso di ridurre il monte ingaggi della squadra. Buona parte dell’organico era composto da giovani, abbiamo lottato comunque fino alla fine con onore.

A tuo avviso quali sono stati i momenti più significativi dell’anno? Ci descrivi i ricordi più belli e più brutti che ti rimarranno dentro?
I momenti belli sono stati tanti, ho conosciuto persone fantastiche: Tiboni, Cherillo, Fiorillo, Chiariello, tutti i miei compagni.
Il momento più brutto è stato sicuramente quello della matematica retrocessione, per uno come me che sta ad Agropoli da 5 anni fa male, ancora ci penso tantissimo.

A livello personale che stagione é stata? Hai giocato con regolarità siglando diverse reti, come la valuti?
È stata la mia migliore stagione a livello realizzativo, ho giocato con continuità, sempre, ogni partita, anche se i miei migliori anni sono stati quelli dei play off.

Nel 2017/18 che esperienza si profila esserci per Donato Capozzoli? Sei ancora molto giovane dove speri di poter arrivare?
Non so cosa farò, io amo Agropoli da morire, mi sento un cittadino agropolese ormai, anche se sulla carta d’identità sono residente ad Aquara. Onestamente non so ancora cosa farò, deciderò io personalmente.

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