Speciale amministrative: la situazione di Rutino

Redazione Infocilento

Padre e figlio in campo per chiudere i conti col passato

RUTINO. Dell’ormai tristemente noto “caso Rutino” si è parlato molto, forse anche troppo, tra decisioni dei tribunali, sindaci che non sapevano di essere stati condannati e ricorsi vari. Come spesso accade, la cronaca diventa protagonista togliendo spazio ad aspetti ben più importanti. Tra questi, le sorti di un comune e della sua popolazione. Rutino è da un anno che vive una situazione non facile sotto ogni punto di vista, un anno di nulla seguito ai problemi che hanno riguardato il decaduto sindaco Gerardo Immerso. Problemi che sono, sì, personali ma che si sono abbattuti con molto fragore sui rutinesi.

A chiudere i conti col passato, ci penseranno, l’11 giugno, Giuseppe e Davide Rotolo, padre e figlio, alla guida di una lista cadauno. Giuseppe è a capo di “Guardiamo Avanti“, compagine già scesa in campo lo scorso anno che per questa tornata elettorale è stata leggermente modificata con nuovi ingressi. Dall’altra parte della barricata, ma solo sulla carta, c’è Davide Rotolo, giovanissimo e neolaureato, che ha deciso di candidarsi alla guida di “Insieme in Comune“, lista composta da persone vogliose di farsi le ossa nel mondo della politica.

Il perché dell’impegno di Giuseppe e Davide, una lotta familiare che potrebbe sembrare quantomeno strano ad un occhio poco attento, è presto detto: la squadra di governo che ha amministrato Rutino negli ultimi 20 anni non ha presentato la propria lista e quindi, con la presenza di una sola lista per la corsa a Palazzo di Città, il comune sarebbe stato commissariato qualora non si fosse raggiunto il quorum. Un ostacolo, quello del quorum, molto difficile da superare nel caso della corsa di una sola lista, perché nel conteggio dei votanti ricadono anche gli Italiani all’Estero (AIRE) che difficilmente tornano nel loro comune natio per votare.

Scelta coraggiosa quella di padre e figlio, grazie alla quale a Rutino può cominciare una nuova era a partire dal 12 di giugno, quando a Palazzo di Città siederanno facce nuove e, per certi versi, inedite.

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