Inaugurazione della Fornace, scoppia la polemica: struttura non accessibile al pubblico

Adnkronos

“Violata la legge”: Minoranza presenta denuncia alle autorità

AGROPOLI. “Il taglio del nastro a ridosso della scadenza elettorale e in spregio delle norme di sicurezza è volto esclusivamente a catturare consensi a favore del candidato sindaco dell’amministrazione uscente”. E’ quanto sostengono i consiglieri di minoranza Agostino Abate, Emilio Malandrino e Vito Rizzo in vista dell’inaugurazione della Fornace di Agropoli prevista per il prossimo 2 giugno.

Gli esponenti dell’opposizione, infatti, evidenziano che dal settore lavori pubblici hanno comunicato che i lavori saranno ultimati soltanto l’1 giugno e nei 60 giorni successivi saranno redatti i documenti di collaudo e agibilità. Pertanto l’inaugurazione, da tenersi il giorno dopo la prevista ultimazione del cantiere avverrà in assenza di qualsiasi documentazione. Tutto ciò, sostengono dalla minoranza va “segnalato come l’ennesimo, estremo tentativo, di gestione del potere a meri fini personali ed elettorali”. “Fino al collaudo, per legge, la struttura non è accessibile al pubblico”, spiegano, Abate, Malandrino e Rizzo, che hanno formalizzato una denuncia alle autorità sul caso.

Da palazzo di città non replicano: “E’ un momento storico per la città di Agropoli e non solo – afferma il sindaco di Agropoli Franco Alfieri – La Fornace, simbolo dello sviluppo della città e struttura di archelogia industriale, da fabbrica di mattoni diventa fabbrica delle idee. E’ stata acquisita dal Comune nel 2011 in uno stato di totale abbandono. Oggi viene restituita alla comunità in tutto il suo splendore per diventare polo culturale di eccellenza della regione Campania”.

“E’ un nuovo tassello nel più complessivo quadro di riqualificazione della zona – commenta il primo cittadino agropolese – Era uno degli impegni programmatici della nostra amministrazione. Insieme al Castello Angioino Aragonese e a Trentova, la Fornace è uno dei luoghi ai quali gli agropolesi sono più legati. Ecco, non solo l’abbiamo riconsegnata alla città, ma l’abbiamo recuperata al degrado e oggi, insieme al Palazzo Civico delle Arti, al Castello, al Cineteatro De Filippo, rappresenta un nuovo ed importante spazio per far vivere e crescere cultura ed arte. E’ l’esempio concreto di quanto l’amministrazione abbia creduto ed investito fortemente nel rilancio della cultura”.

L’antica fabbrica di laterizi, che dal 1880 al 1969 ha rappresentato una delle principali leve produttive, economiche ed occupazionali della comunità locale, è stata interessata da interventi di restyling interno ed esterno. Acquisita al patrimonio pubblico, l’area della Fornace è stata riconosciuta dal Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici sito di interesse particolarmente importante e, pertanto, sottoposto a tutela.

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