A Sapri l’acqua è a Km0: domani inaugura la “Casa dell’Acqua”

Antonella Capozzoli

Distribuzione di acqua microfiltrata: una scelta ecosostenibile per il bene dell’ambiente e della comunità

SAPRI. Sarà inaugurata domani la “Casa dell’Acqua”, un punto dove prelevare l’acqua dalla rete dell’acquedotto comunale a cui si fa seguire una serie di filtrazioni e trattamenti tali da renderla gradevole, eventualmente gasata con l’aggiunta di anidride carbonica e refrigerata, ad un prezzo che risulti vantaggioso rispetto all’ acquisto delle acque imbottigliate.

Con l’attivazione della casa dell’acqua il comune punta promuovere comportamenti e stili di vita responsabili e rispettosi dell’ambiente indirizzati verso la riduzione della quantità di rifiuti prodotti dalle famiglie. In quest’ottica rientra il progetto “Acqua a Km0” finalizzato a valorizzare l’utilizzo dell’acqua pubblica locale per ridurre la produzione dei rifiuti plastici costituiti dalle bottiglie dell’acqua minerale, il consumo di energia per la loro realizzazione e l’inquinamento determinato dal trasporto delle acque imbottigliate dal luogo di produzione a quello di vendita.

«La Casa dell’Acqua – spiega il sindaco, Giuseppe del Medico – ha avuto un ottimo riscontro su tanti territori e sono certo che tale servizio sarà apprezzato anche dai nostri concittadini. Quando c’è collaborazione continua tra i vari soggetti, come quella tra l’amministrazione comunale e Consac Gestioni Idriche spa, si ottengono sempre risultati importanti».

«È una bella opportunità per la Città di Sapri, la casetta – aggiunge il Presidente Gennaro Maione – è un esempio di come si può rispettare l’ambiente in maniera concreta e non demagogica.
Consac è un patrimonio di queste popolazioni e di questi territori ed è tra la gente, garantendo un’acqua di grande qualità, sia per la Casa dell’Acquache per ogni abitazione».

Il punto di distribuzione sarà installato in Via Marsala.

Nel nostro Paese il consumo di acqua in bottiglia ha raggiunto livelli preoccupanti, con conseguenze sull’ ambiente. La fabbricazione di bottiglie di plastica comporta un grande consumo di petrolio e provoca immissioni inquinanti. Il trasporto delle bottiglie di acqua che spesso viene consumata a moltissimi Km dalla sorgente, avviene prevalentemente via terra e con mezzi pesanti; ciò causa un forte aumento di carburante e conseguente preoccupante inquinamento: ad esempio, per l’imbottigliamento e il trasporto di 100 lt di acqua per 100 Km, si producono emissioni pari a 10 Kg di anidride carbonica. Non va, poi, sottovalutato il problema relativo allo smaltimento o, nella migliore delle ipotesi, al riciclo delle stesse bottiglie di plastica.

L’acqua dell’acquedotto non deve viaggiare su ruote o nella plastica per arrivare sulla tavola dei consumatori. Sceglierla significherebbe apportare vantaggi considerevoli all’ economia locale, familiare e all’ ambiente.

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