1917-2017. A cento anni dalla nascita, il ricordo dell’agropolese Gino Landolfi.

Ernesto Apicella

Ecco la storia dell’eroe

Fulgido esempio di vero agropolese, nacque ad Agropoli l’ 1 Gennaio 1917. Giovanissimo, si diplomò a Salerno da maestro elementare, insegnando con grande passione nelle scuole cilentane. Subito dopo essersi laureato brillantemente in Lingue Orientali a Napoli, fu chiamato a frequentare il corso allievi ufficiali di Salerno.
Il Tenente Gino Landolfi, fu tra i primi del corso e subito partì per il fronte russo con la 26° Divisione Torino. Per atti eroici in battaglia fu insignito con medaglia al valore ma non riuscì, nella sua ultima impresa, a salvare i suoi commilitoni dal freddo, dalla fame e dai soldati russi. Morì a soli ventisei anni, il 7 gennaio 1943. Dopo 53 anni, lunedì 29 aprile 1996, le sue spoglie sono ritornate nell’amata Agropoli, dove l’eroico tenente Gino Landolfi è stato salutato da tutta la cittadinanza agropolese. Vi propongo l’articolo uscito su Cronaca Salernitana del 25/1/1943 che annunciava la morte del nostro eroico concittadino.

“IL TEN. GINO LANDOLFI MUORE SUL FRONTE RUSSO”
E’ giunta notizia della morte, sul fronte russo, in seguito a ferite riportate in combattimento, del concittadino Tenente di Complemento di Fanteria Landolfi Luigi di Vincenzo. Agropoli ricorda con fierezza questo figlio dilettissimo che, per le non comuni doti di mente e di cuore, costituiva il legittimo orgoglio dei suoi genitori e motivo di sentito compiacimento per l’intera cittadina. Insegnante elementare iscritto al 3° anno dell’Istituto Superiore Orientale, Gino Landolfi trascorse gli anni migliori della sua fiorente giovinezza fra il lavoro e lo studio, mostrandosi indifferente, nella sua ingenuità quasi fanciullesca, per tutto ciò che nella vita è effimere caduco, preoccupato soltanto del suo avvenire e di poter presto compensare i sacrifici e l’affetto dei suoi genitori. Ma prossimo a conseguire il premio delle sue fatiche, egli ha fatto olocausto della sua vita alla Patria. Ufficiale in servizio di prima nomina fu uno dei primi a raggiungere il fronte russo. Partì tranquillo e sorridente, portando nel sangue quei sentimenti di patriottica fierezza e cosciente spirito di abnegazione che suo padre, ex combattente ed invalido della guerra 1915-16, ha i segni incancellabili incisi nella carne. Condivise fraternamente con i dipendenti le asprezze della guerra per cui meritò anche un encomio ed, infine, è caduto da prode con sulle labbra il sorriso soddisfatto per il dovere interamente compiuto e negli occhi e nel cuore la visione di una patria più grande e più forte. Il Tenente Gino Landolfi è oggi presente alla Bandiera, come lo sarà sempre nell’affetto dei suoi congiunti e nel ricordo pieno di venerazione di tutto il popolo.

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