Caso Rutino, il Tar respinge il ricorso. Si vota

Arturo Calabrese

Il tribunale amministrativo indica il giudice ordinario come autorità giurisdizionale

RUTINO. Sembra essere arrivato l’epilogo della lunga vicenda che ha visto Rutino e il suo futuro protagonisti. L’11 giugno si vota. Pubblicata pochi minuti fa la sentenza del Tar nel quale il tribunale respinge le richieste di Gerardo Immerso perché presente «un difetto di giurisdizione del giudice adito». Il sindaco decaduto aveva chiesto l’annullamento del decreto del Prefetto di indizione dei comizi elettorali, l’annullamento dello scioglimento del consiglio comunale da parte del Presidente della Repubblica e infine l’annullamento della revoca della convalida delle elezioni 2016 da parte del consiglio comunale. Tutte richieste respinte.

In sintesi il tribunale amministrativo non ha competenza sulle questioni sollevate e ha quindi indicato nel giudice ordinario l’autorità giurisdizionale che può quindi esprimersi in merito. La nebbia sulle elezioni finalmente si dirada, l’11 giugno i rutinesi sono chiamati alle urne per scegliere i componenti del nuovo consiglio comunale.

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