Agropoli: addio al presidio Polfer. Domani la chiusura

Riccardo Feo

La firma del ministro dell’Interno Marco Minniti pone di fatto la parola fine ad un presidio di legalità che era presente dagli anni ’60.

È iniziato il conto alla rovescia, questione di poche ore e la polizia ferroviaria di Agropoli chiuderà i battenti. La firma del ministro dell’Interno Marco Minniti pone di fatto la parola fine ad un presidio di legalità che era presente dagli anni ’60. Sabato mattina i tanti viaggiatori vedranno per l’ultima volta le insegne che annunciano la presenza del posto di pubblica sicurezza, non più continua, che veniva garantita almeno in determinate fasce orarie, ma solo dei “passaggi” con brevi soste da parte di operatori di polizia provenienti da altri comandi: questo è il futuro della stazione ferroviaria di che, ironia della sorte,  come affermano le maggiori sigle sindacali della polizia di stato, perde il controllo di polizia nel momento che lo scalo ferroviario si appresta a diventare una stazione ad alta velocità e come se non bastasse alle porte del periodo estivo, quando cioè il numero dei viaggiatori aumenta a dismisura, fatto a dir poco gravissimo, continua la sigla sindacale, che ha delle responsabilità precise.

Negli anni la polizia ferroviaria di Agropoli ha potuto nei momenti di massima operatività garantire con ben venticinque unità in organico una presenza pressoché continua non solo della stazione ferroviaria:  ha potuto espletare anche una miriade di attività di istituito quali ad esempio la vigilanza delle stazioni ferroviarie minori su una tratta di oltre 60 km di strada ferrata tra le stazioni di San Nicola Varco di Eboli a nord e Pisciotta a sud. L’elenco delle attività espletate negli anni sarebbe lungo: notizie di reato; arresti; persone denunciate e controllate; controllo del territorio e tanto ancora. Con il tempo il personale soggetto a trasferimenti non è stato mai rimpiazzato cosi come anche il personale che si è congedato per motivi pensionistici. Agropoli perde un importante presidio di legalità proprio in un periodo storico in cui si avverte di più l’esigenza di maggiore sicurezza.

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