Riforma aree protette, Valiante: necessario adeguare il Piano Parco

Ernesto Rocco
Simone Valiante

Lettera al presidente del Parco e al vicepresidente della Regione

Si avvicina ormai l’approvazione in Parlamento del ddl di riforma dei Parchi. L’iter, iniziato su iniziativa, tra gli altri, del deputato cilentano Simone Valiante, è giunto alle battute finali. Una volta approvata, la legge garantirà un sistema nazionale delle aree protette, ovvero una politica unitaria in cui parchi nazionali, parchi regionali e aree marine protette saranno all’interno di un unico regime di programmazione.

In vista dell’approvazione della normativa da parte della Camera dei Deputati il deputato Pd, Simone Valiante, ha voluto indirizzare una lettera al presidente del Parco, Tommaso Pellegrino ed al vicepresidente della regione Campania Fulvio Bonavitacola sottolineando la necessità di una revisione del piano Parco, richiesta già pervenuta nei mesi scorsi da diversi amministratori locali.

“Il piano richiede un necessario adeguamento – evidenzia Valiante – tra l’altro sul profilo della zonizzazione e per quel che ci riguarda per l’adeguamento alle normative urbanistiche vigenti. Nella nuova legge, infatti, è contenuta una norma molto significativa, per la quale tra l’altro mi sono battuto dall’inizio di questa legislatura presentando un disegno di legge a mia prima firma, con i colleghi Rostan e Rughetti, già nell’agosto 2013. Una norma sostenuta al senato dal Senatore Caleo ed alla Camera condivisa con Tino Iannuzzi e Sabrina Capozzolo, che equipara il piano del parco al piano paesistico e di fatto definisce un potere autorizzatorio unico in capo all’Ente parco in materia paesaggistica, definendo per tale ragione, nei nostri territori, il definitivo superamento delle Soprintendenze”. “Una norma molto osteggiata dalle forze della conservazione – sottolinea il parlamentare cilentano – e che ora necessariamente occorre rendere applicabile, facendo la opportuna operazione di revisione del piano del parco con adeguamento alla normativa urbanistica vigente e la successiva approvazione in consiglio regionale”. Sono sicuro che vi attiverete per rendere operativa questa opportunità storica di sburocratizzazione per i nostri territori e per il futuro delle nostre comunità,

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