Vicenda Rutino, Edmondo Cirielli scrive al Governo: «Si faccia piena luce»

Arturo Calabrese

Edmondo Cirielli (FdI) al Ministro della Giustizia: «Indagini anche negli uffici giudiziari competenti»

RUTINO. La temperatura a Rutino è molto calda e non certo per l’imminente arrivo della stagione estiva. A tenere calda la situazione, oltre agli animi dei rutinesi, ci pensa anche il Parlamento. Nella seduta di ieri della Camera, il deputato Edmondo Cirielli, Fratelli d’Italia, ha presentato ai Ministri degli Interni, della Giustizia e per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione una interrogazione a risposta scritta.

Oggetto è la paradossale, e tutta italiana, situazione di Rutino. Il deputato nocerino nel suo scritto ripercorre e sintetizza, con dovizia di particolari, quanto accaduto dal mese di giugno, quando venne eletto sindaco Gerardo Immerso, fino ad oggi. «il 5 giugno 2016 Gerardo Immerso è stato eletto sindaco del comune di Rutino; tre mesi dopo il voto, per effetto della «legge Severino», il primo cittadino è stato ritenuto incandidabile dalla prefettura per aver riportato una condanna in appello per ricettazione. La condanna era stata emessa il 14 novembre 2012 ed era passata in giudicato il 28 gennaio 2013 perché lo stesso non aveva presentato ricorso in Cassazione»

«Il sindaco era stato sospeso e il comune era retto dal suo vice, Michele Ferraro, nel frattempo è stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale – si legge – Immerso ha sostenuto di non essere a conoscenza della condanna emessa nei suoi confronti in quanto il tribunale non gli avrebbe mai notificato la sentenza e, quindi, non sarebbe stato messo nelle condizioni di poter ricorrere al terzo grado di giudizio. Da quanto si apprende da fonti di stampa, la decadenza da sindaco ha creato un vero e proprio terremoto politico»

«Nei giorni scorsi, la corte d’appello di Napoli ha ammesso che mancano le prove dell’avvenuta notifica e l’imputato “può essere riammesso nei termini temporali per proporre ricorso alla Corte Suprema di cassazione”. Nell’ordinanza – continua il deputato di Fratelli d’Italia – si legge che dall’esame del fascicolo processuale che ha portato alla condanna sono state rilevate delle anomalie, tra cui la manomissione materiale degli atti relativi proprio alla notifica».

Cirielli sottolinea anche alcune anomalie: «non vi è stato, poi, il provvedimento di decadenza per effetto della condanna definitiva, emessa dalla corte d’appello di Napoli e divenuta irrevocabile il 28 gennaio 2013. Il 25 giugno 2016 il consiglio comunale di Rutino ha esaminato le condizioni di candidabilità degli eletti e ha convalidato l’elezione di Gerardo Immerso, nonostante già l’8 giugno 2016 i Carabinieri di Vallo della Lucania avessero verificato, con l’atto n.2118/2016, la presenza, nel suo certificato penale, della condanna irrevocabile alla pena di due anni per ricettazione continuata. Tale certificato però – e chiude le premesse – è stato inviato al comune solo il 6 luglio 2016».

In conclusione, le richieste ai dicasteri: «I Ministri sono a conoscenza di quanto accaduto? Quali sono le azione che il Governo intende mettere in atto al fine di far piena luce su una vicenda che presenta non pochi lati oscuri e che ha fortemente esposto la comunità di Rutino?». Poi arriva l’affondo: «il Ministro della Giustizia intende valutare se sussistono i presupposti per avviare iniziative ispettive presso gli uffici giudiziari di cui in premessa?».

La vicenda è destinata a continuare e di sicuro lascerà dietro di sé un importante strascico di polemiche e di precedenti che di sicuro faranno giurisprudenza».

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