Fabrizio Bosso ad Agropoli

Antonella Agresti

Il trombettista sarà sul palco dell’Officina 72

AGROPOLI. Tutto esaurito per l’appuntamento di questa sera, venerdì 19 maggio, con Fabrizio Bosso. Alle 21:30, il trombettista jazz si esibirà con il suo quartetto nel nuovo laboratorio artistico – musicale di Agropoli, l’Officina 72. Fabrizio Bosso sarà accompagnato da Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria per presentare il suo nuovo album “State of the Art”. L’album, uscito per la Warner, è stato registrato dal vivo durante i concerti a Roma, Tokyo e Verona e fissa un momento particolarmente felice della carriera del jazzista.  “Quando ho deciso di mettere in piedi questo quartetto, non l’ho fatto pensando a un disco. Avevo piuttosto voglia di ascoltare la mia musica suonata da altri  musicisti, con un’energia e un colore che fossero diversi, freschi. Questo è il suono del mio presente” dichiara Bosso che continua ” e loro sono, oltre che degli amici, anche i musicisti che mi appagano di più sul palco perchè capaci di tirare fuori il suono che ho in testa.”

La carriera di Fabrizio Bosso è costellata da collaborazioni importanti e riconoscimenti prestigiosi. Nel 1999 è insignito del premio “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano e la sua presenza all’Umbria Jazz Festival di Perugia diventa costante. Nel 2003 è insieme a Sergio Cammariere al Festival di San Remo  con  il brano “Tutto quello che un uomo”.  Bosso tornerà  sul palco dell’Ariston ancora con Cammariere nel 2008 e successivamente con Simona Molinari, Raphael Gualazzi (che vincerà la sezione Giovani) e Nina Zilli. Tra le numerose collaborazioni ricordiamo quelle con Tiziano Ferro, Claudio Baglioni, Bruno Lauzi, Mario Biondi, Tullio De Piscopo, Stefano Di Battista, Paolo Di Sabatino. Nel suo ultimo album “State of the Art”, oltre al grande talento per l’improvvisazione, si percepiscono l’originalità della cifra compositiva e la levatura di Bosso quale leader del gruppo capace, tuttavia, di lasciare il giusto spazio all’espressione delle personalità artistiche che lo affiancano sul palco.

Tutto lo staff dell‘Officina 72, intanto, si dichiara quasi incredulo: quello che qualche mese fa era soltanto un bellissimo progetto, è diventato una realtà importante del panorama musicale e artistico locale. “E’ un sogno che si avvera” dichiara emozionato Alfonso Di Biasi, anima dell’Officina, “volevo che Agropoli avesse un luogo dove la musica e la cultura – più in generale –  fossero la priorità; un luogo dove i giovani potessero esprimere il proprio talento e coltivare le proprie passioni. In pochi mesi siamo riusciti a fare dell’Officina un punto di riferimento in questo senso, e non solo per Agropoli. Abbiamo già avuto l’onore di avere da noi artisti del calibro di Stef Burns, per esempio. L’appuntamento con Fabrizio Bosso, per il quale siamo sold out, è soltanto l’ultimo in ordine di tempo di un percorso che riserverà ancora moltissime sorprese.”

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