Agropoli: lo “spettro” di Alfieri sulla campagna elettorale

Ernesto Rocco

Pochi programmi per il futuro. Dibattito incentrato sul decennio Alfieri

E’ una campagna elettorale anomala quella di Agropoli. Nonostante l’uscita di scena dopo ben dieci anni del sindaco Alfieri, i tre schieramenti in campo stanno mantenendo ancora un basso profilo. Timidi tentativi di alimentare il fuoco delle polemiche li hanno fatti gli esponenti del M5S che hanno messo in campo l’artiglieria pesante per l’apertura degli incontri elettorali. Ci hanno pensato prima il consigliere regionale Ciarambino e poi il vicepresidente della Camera Di Maio a lanciare dure stoccate all’amministrazione in carica e al disegnato candidato sindaco Adamo Coppola definito un «avatar». Quest’ultimo, consapevole di essere il favorito della competizione, si tiene lontano dalle polemiche e si concentra sui suoi obiettivi. Resta defilata, invece, la coalizione Agropoli Bene Comune, che fa capo ad Agostino Abate, che solo domenica aprirà i comizi. Al momento la sensazione è che i programmi siano messi in secondo piano e che le forze politiche in campo si limitino ad elogiare o criticare il decennio Alfieri anziché proporre la loro idea di Agropoli.

Eppure le proposte per il futuro non mancano. Adamo Coppola, attuale vicesindaco, ha un progetto all’insegna della continuità. La parola d’ordine è «più servizi» ma si punta anche a proseguire nel campo delle opere pubbliche. «Abbiamo la fortuna e la possibilità di far riferimento alla Regione Campania che non ci è stata mai così vicina come in questo momento e ciò ci permetterà di intercettare i fondi europei che dovremo ottimizzare al massimo» sottolinea Coppola che fissa cinque interventi fondamentali da attuare: il primo riguarderà la stazione ferroviaria con un sottopasso che creerà una viabilità alternativa al Lungomare e al centro cittadino, il secondo il rinnovo del litorale (in particolare San Marco) gli altri progetti sono legati allo sviluppo di centro storico, porto e Trentova. Quest’area, di recente acquistata dal comune è patrimonio Unesco, rappresenta il tema ricorrente della campagna elettorale. Se Coppola punta al recupero dei sentieri e dei casolari attualmente esistenti, gli altri schieramenti in campo sono chiari: «Trentova non si tocca».

Il Movimento Cinque Stelle, guidato da Consolato Caccamo, ha inserito questo argomento tra i punti essenziali del programma, sintetizzato in cinque punti: onestà, impegno, vivibilità, cultura, impatto zero e futuro. Parole che si concretizzano in trasparenza negli atti amministrativi, maggiore partecipazione, tariffe dei tributi puntuali e personalizzate, gestione efficiente di acqua, rifiuti e pubblica illuminazione, iniziative per creare occupazione, servizi per il turismo, più sicurezza, assistenza sanitaria e servizi di supporto alle famiglie, un maggiore decoro urbano, un sistema di mobilità pubblica, salvaguardia del litorale, bioedilizia, efficientamento energetico e fuoriuscita dal piano di zona. «Il gruppo – spiegano – è determinato a portare una ventata d’aria nuova abbattendo quei muri di separazione, eretti da Alfieri, fra cittadini e amministrazione».

Netta contrapposizione all’attuale modo di governare è prevista anche nel programma elettorale del candidato sindaco Agostino Abate. Il movimento cui fa riferimento nasce proprio «dall’esigenza di dare ad Agropoli un’alternativa all’arroganza del sistema di potere prodotto dal sindaco Alfieri». Le priorità riguardano la sicurezza in città da affrontare anche con un’adeguata opera di prevenzione, la sanità, gli investimenti nel settore culturale e in ambito urbanistico. Anche Abate punta l’attenzione su incisivi interventi nel centro storico, nella riqualificazione di Trentova senza speculazioni e ad interventi mirati nel turismo, basati in particolare sulla destagionalizzazione del settore. Il porto, infine, sarà leva per arrivare ad un altro punto importante del programma, lo sviluppo economico del territorio e con esso del commercio. Un ruolo primario lo avrà il sociale mentre in campo amministrativo i principi basilari saranno trasparenza e partecipazione.

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