Non si arresta la battaglia per la prevenzione agli incendi

Antonella Capozzoli
Laureana Cilento

In Cilento un’Ordinanza Comunale promuove la tutela e la salvaguardia delle aree boschive


LAUREANA CILENTO. Con l’arrivo della bella stagione, delle temperature miti, delle brezze leggere, si annuncia l’allerta per uno dei fenomeni più delittuosi per il nostro territorio: gli incendi boschivi.

Il sistema sanzionatorio in materia di incendi boschivi ha subito una profonda modifica grazie all’approvazione della legge quadro; questa, infatti, imposto nuovi divieti e prescrizioni, con sanzioni salatissime, e ha modificando il codice penale introducendo il reato di incendio boschivo come fattispecie penale autonoma. Simili misure sono state ritenute necessarie perché l’aggravarsi del fenomeno degli incendi, oltre a provocare danni gravissimi al patrimonio forestale, all’avifauna e all’assetto idrogeologico del territorio, rappresenta concretamente un pericolo per l’incolumità dei cittadini.

Per far fronte a tutto questo, la legge impone che ogni Comune assuma competenze specifiche nella lotta contro gli incendi boschivi, arrogandosi oneri e responsabilità che garantiscano un controllo minuzioso delle aree interessate.

Il Comune di Laureana Cilento, a partire dal mese di maggio fino al 30 settembre 2017, si impegna a monitorare con costanza i terreni e i loro proprietari, con l’obiettivo di informare, sensibilizzare ed educare al rispetto e alla tutela dell’ambiente.

Nello specifico, i proprietari di territori incolti saranno obbligati a ripulire il suolo da sterpaglie, rovi, cespugli e ogni altra possibile fonte di incendio, inclusi i rifiuti, oltre che ad assicurare, lungo i propri confini, una fascia frangi fuoco non inferiore a 10 metri. Regole ancora più ferree per i proprietari di terreni, colti o incolti, laterali alle strade comunali e provinciali, o frontisti di aree e spazi pubblici: l’obbligo è di una attenta pulizia, per una fascia frangi fuoco non inferiore ai 50 metri, da ogni residuo che possa favorire l’innesco di un incendio. Si prevede, inoltre, una potatura regolare di rami, tronchi secchi e rovi, e l’eliminazione regolamentare di tutti i materiali di scarto.

In ogni caso, è assolutamente vietato bruciare, anche nei nei campi incolti, le stoppie delle colture, dei prati e delle erbe, fino al 30 settembre.

Il Comune prevede delle sanzioni severissime per chiunque violi apertamente questi obblighi:

  • nel caso di mancata pulizia delle aree, si pagherà dai 103,29 € ai 413,17 €;
  • se non viene creata e mantenuta una fascia frangifuoco della giusta dimensione, l’ammontare della sanzione è di 150,00 €;
  • nel caso di comportamenti che inneschino un incendio, la sanzione non sarà inferiore ai 1032,00 €.

 

Al di là di ogni legge, obbligo o multa, va ricordata una verità assoluta e incontrovertibile:

“La natura non è un posto da visitare, è casa nostra.” ( G. Snyder.) 

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