Giorni d’ansia per la comunità cilentana in Venezuela: “popolo venezuelano ha bisogno di voi”

Luisa Monaco

Parla una cilentana: necessario mantenere alta l’attenzione

I ministri degli Esteri dell’Organizzazione degli Stato Americani (OSA) si incontreranno il 31 maggio a Washington per discutere della situazione in Venezuela. In particolare si parlerà di quali strade intraprendere per contribuire alla cessazione della crisi.

L’incontro di consultazione dei ministri degli Esteri, che si terrà per la ventinovesima volta, è uno dei principali organi dell’OSA Secondo la Carta dell’Organismo scopo della riunione è “considerare problemi di natura urgente e di interesse comune per gli Stati americani e servire da organo di consultazione”. Ogni Stato membro può richiedere che venga convocata l’Assemblea di consultazione.

Nel paese c’è ormai una vera e propria guerra civile: l’opposizione al presidente del Venezuela Nicolas Maduro riunita nel movimento di Unità democratica (Mud) continua con le proteste ed ha invitato anzi tutti i cittadini a partecipare a una manifestazione prevista per sabato.

Dal canto suo, da oltre un mese, il governo ha avviato una inarrestabile escalation di repressione nei confronti dell’opposizione, che gli chiede di lasciare il potere, dopo la lunga crisi economica e politica che sta schiacciando un Paese ormai alle corde. Secondo gli analisti venezuelani, non c’è giorno senza vittime. Finora, il bilancio è di 47 morti.

Tanta paura c’è anche per le comunità cilentane nello stato del Sud America. In molte si appellano all’Italia e chiedono che si tenga alta l’attenzione e che si continui a parlare di quanto sta accadendo nello stato Venezuelano.

“Il popolo venezuelano ha bisogno di voi – dice Josefina, originaria di Vallo della Lucania – Parlare del problema aiuta a mantenere la attenzione in tutto il mondo”.

Sono migliaia i cilentani in Venezuela: anche per loro si stanno vivendo settimane di grande preoccupazione.

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