Denunciò il comune per mobbing, tribunale respinge il ricorso

Comunicato Stampa

Nessun demansionamento secondo i giudici

Il Tribunale Ordinario di Lagonegro ha respinto il ricorso dell’ex funzionario comunale Antonio Baretti, mosso nei confronti del Comune di Santa Marina in merito ad un demansionamento con conseguente mancata assegnazione di posizione di responsabilità e relativo cambio di stanza lavorativa.

Nella sentenza si Legge: “…Il ricorso è fondato su un lamentato demansionamento conseguente la mancata attribuzione di posizione di responsabilità, tuttavia sul punto la Corte di Cassazione ha chiarito che in tema di lavoro pubblico negli enti locali, il conferimento di una posizione organizzativa non comporta inquadramento di una nuova categoria contrattuale, ma unicamente l’attribuzione di una posizione di responsabilità con correlato beneficio economico, ne consegue che la revoca di tale posizione non costituisce demansionamento… Dunque in virtù di tali principi nessun dipendente acquisisce, per essere stato beneficiario per diversi anni di una posizione organizzativa, un diritto al mantenimento della stessa, ben potendo l’amministrazione con adeguata motivazione (nella specie individuabile in un diverso atto di macrorganizzazione, avente contenuto discrezionale) anche provvedere a una diversa scelta. Parimenti il mero cambio di stanza non può rappresentare di per sé un atto mobbizzante, essendo peraltro nel caso di specie conseguente a una riorganizzazione dell’ufficio”.

“Dopo questa sentenza- Ha dichiarato il Sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato- intendiamo fare chiarezza anche sulla questione Laurea dell’ex funzionario Antonio Baretti. Molti esami sono stati da lui sostenuti durante le giornate in cui ufficialmente era assente dal lavoro per malattia e, cosa ancora più grave, uno degli esami risulta sostenuto in un giorno in cui il dipendente risultava anche in ufficio a lavorare per tutto il giorno, a diverse centinaia di chilometri dalla sede universitaria. Intendiamo fare ricorso alla Procura della Repubblica, al Rettore dell’Università Federico II e al preside della facoltà di Architettura- continua il primo cittadino- è importante che venga fatta giustizia e chiarezza anche su questo aspetto della questione, non solo per dare un forte segnale di legalità, ma anche di rispetto nei confronti di chi svolge onestamente il proprio lavoro, di chi sostiene regolarmente gli esami e anche verso i tanti giovani inoccupati che vorrebbero lavorare e non hanno la possibilità di farlo”.

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