Amministrative 2017: a Pisciotta sarà sfida a tre

Luisa Monaco

Alla maggioranza uscente si contrapporranno Aniello Marsicano e Pietro Manzione

PISCIOTTA. E’ pronta ad entrare nel vivo la campagna elettorale nel comune del basso Cilento. Dopo settimane di discussioni, anche accese, si fa chiaro il quadro politico per le amministrative. Salvo colpi di scena saranno tre i candidati a sindaco. Aniello Marsicano guiderà la lista “Una mano per Pisciotta”. La sua candidatura era nota da tempo, tant’è che già lo scorso giugno, dopo le dimissioni da consigliere comunale di minoranza, Marsicano annunciò di voler “dare vita ad un progetto politico di cambiamento e sviluppo basato su una democrazia partecipativa e aperta all’intera collettività”. Una nuova sfida quindi per l’anestetista cilentano che già protagonista nel 2012 si propose agli elettori.

Anche questa volta la concorrenza è forte: c’è da vedersela con il gruppo uscente della lista “Il Ramoscello”. Ancora non è stato svelato ufficialmente il nome del candidato sindaco: da un lato il primo cittadino in carica Ettore Liguori, dall’altro il vicesindaco Sergio Di Blasi, con quest’ultimo che sembra il favorito delle ultime ore rispetto all’ex Senatore.

Il terzo gruppo, “Progetto Comune”, dovrebbe essere guidato dall’architetto Pietro Manzione, già amministratore locale. Quest’ultimo si è mostrato più volte critico con l’operato dell’attuale governo cittadino, ad esempio sulla questione del Puc di recente approvato. “Progetto Comune” fanno sapere dal movimento, “ha aggregato persone di varia formazione culturale, professionale, accomunate dal forte senso di appartenenza alla propria comunità, con il compito di dare finalmente risposte concrete alle istanze del territorio”.
“Il significato di questa iniziativa sta nell’aver preso atto della difficile situazione amministrativa e sociale del nostro paese, della pesante eredità che saremo costretti ad affrontare al termine dell’attuale amministrazione e della consapevolezza che non servono più mediazioni lessicali o vaghi impegni politici, ma fatti concreti”, concludono.

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