Da una scuola cilentana un’innovativa idea ecologica al servizio dei più poveri

Arturo Calabrese
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Un progetto per portare l’energia elettrica nei Paesi più poveri del Mondo con una stampante 3D

SANTA MARINA. L’Istituto Comprensivo di Santa Marina di Policastro, diretto dalla vulcanica Maria De Biase, continua a stupire e a regalare speranze di un futuro migliore. Nell’autunno del 2016, è stato indetto il concorso “Ultimaker Education Challenger”. A concorrere idee innovative da far diventare realtà con l’utilizzo della modernissima stampante 3D. Premio del concorso era proprio questo recentissimo ritrovato tecnologico.

L’idea che ha fatto vincere la stampante ai ragazzi è davvero geniale per quanto semplice. Si parte dal presupposto che al Mondo esistono Paesi in cui elementi quotidiani che a noi sembrano scontati sono tutt’altro che accessibili. Tra questi vi è la corrente elettrica e la luce. Portare torce, gruppi elettrogeni o quant’altro in quelle zone è pressoché impossibile a causa di difficoltà quali la viabilità e i costi doganali. Una soluzione potrebbe essere quella di dotare quelle popolazioni di torce o lanterne che generano luce o energia trasformando quella solare. Dei pannelli solari portatili, quindi. Ma le difficoltà si ripresentano.

Da qui l’idea. Permettere alle popolazioni di creare da soli questa tecnologia, ovunque ce ne sia bisogno. E come fare? Semplice, basta mandare dall’Europa una stampante 3D con i file per stampare il pannello solare e relativa torcia o lampada. Invece di spedire innumerevoli casse contenenti tecnologie, se ne spedisce una sola, con la quale possono essere create. In questo modo si darà la possibilità di vivere una vita dignitosa a quante più persone possibile.

Tale progetto verrà messo in pratica nel prossimo anno scolastico, nel frattempo gli studenti continueranno a cercare idee innovative per rendere il Mondo un posto migliore. Per tutti.

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