Sanità, l’allarme dei sindacati: personale degli ospedali del Cilento e Diano per il 90% proveniente dal napoletano

Redazione Infocilento

Chiesta modifica nelle procedure di reperimento del personale

VALLO DELLA LUCANIA. La Uil Fpl e la Cgil Fp, tramite i segretario Biagio Tomasco e Pasquale Addesso lanciano l’allarme sulle modalità di reperimento del personale nell’ambito dei presidi sanitari del Cilento e Vallo di Diano da parte dell’Asl Salerno. “La Regione ha chiesto a tutte le aziende sanitarie di fare concorsi per la mobilità intra ed extra regionale e provvedere a stabilizzare il personale precario che ne ha i requisiti. Ad oggi, però, il reclutamento di infermieri sta avvenendo dalle graduatorie dell’ospedale “Monaldi” di Napoli”, denunciano i sindacati in una nota.

Secondo Tomasco, in particolare, il personale che viene assegnato nei presidi sanitari del comprensorio, è per il 90% dell’hinterland napoletano. Un dato negativo poiché “una volta arrivati nei presidi di Polla, Vallo della Lucania, Sapri e Oliveto Citra, faranno di tutto per tornarsene nelle loro aree di riferimento”, creando ulteriori problemi di carenza di personale. Di qui la proposta di “restringere le procedure di mobilità intra ed extra regionale all’Asl Salerno”, in modo tale che “coloro che verranno scelti saranno persone del posto, che non avranno alcun interesse, in futuro, ad andare altrove, rimanendo presso i presidi dove è stata rilevata la carenza”.

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