“Il pomo della discordia” di Carlo Buccirosso: l’amore contro ogni diversità

Barbara Maurano
Carlo Buccirosso

Ieri sera al Teatro “ De Filippo” è andato in scena l’ultimo spettacolo della stagione teatrale 2016/2017

Ieri sera al Teatro “Eduardo De Filippo” di Agropoli è andato in scena l’ultimo spettacolo della stagione teatrale. Sul palco Carlo Buccirosso con la commedia “Il pomo della discordia”, scritta e diretta da lui.

Il tema scelto è arduo e complesso. Achille Tramontano è un giovane di trent’ anni che deve dichiarare a suo padre Nicola (Carlo Buccirosso), un notaio omofobo e tradizionalista, la propria omosessualità. Attorno a loro ruotano una serie di personaggi che, sulla scena, danno vita ad un vero e proprio Carnevale di costumi e di colori. C’è Francesca, la sorella di Achille, costretta a fingere di avere una relazione con Cristian, compagno del fratello. C’è Manuel, l’amico trans di Achille che vive la sua diversità come uno spettacolo. C’è Sara, il primo amore del ragazzo. C’è l’architetto D’ambrosio, presunto corteggiatore di Achille. C’è una divertente psicologa che cerca di aiutare Nicola ad accettare suo figlio. C’è una simpatica e impicciona domestica e poi c’è lei, Angela Tramontano ( Maria Nazionale), la madre protettiva e comprensiva di Achille. In scena si scontrano due mondi: la famiglia benestante di un notaio che, spesso, ribadisce di aver dato ai suoi figli un’educazione cattolica e la comunità di amici e conoscenti che Achille e Francesca hanno costruito al di fuori delle mura domestiche.
La festa di compleanno di Achille, organizzata a sorpresa da Francesca, per svelare al padre una verità volutamente ignorata, è l’occasione per mettere insieme i due mondi e porre Nicola di fronte alla scelta di accettare suo figlio.

La commedia è costruita intorno alla figura di un padre omofobo che, più volte, chiede ai personaggi se omosessuali si nasce o si diventa. La risposta non sembra piacergli: omosessuali si nasce eppure lui, Nicola Tramontano, vorrebbe poterlo diventare per capire, almeno per un secondo, perché a suo figlio piacciono i maschi. È un padre omofobo sì, ma anche un padre disperato perché non trova una spiegazione ad un mondo così diverso. Ci vorrà l’amore di sua moglie Maria, la scoperta che non tutti gli uomini sono come sembrano, la consapevolezza che lottare contro la realtà acuisce la diversità a convincerlo che , in fondo, Achille non è così distante da lui. Grazie alla canzone finale, interpretata da Maria Nazionale, due mondi contrapposti trovano una conciliazione attraverso l’abbraccio di Angela e Nicola che, in fin dei conti, non sono altro che due poli opposti uniti semplicemente dall’amore. La commedia , arricchita dalle battute di Buccirosso, dall ’interpretazione di Maria Nazionale, da una scenografia in stile classico e dai costumi carnevaleschi, è un inno all’amore in ogni sua forma, messo in scena attraverso uno spettacolo comico che, con un velo di malinconia, vuole esaltarne i lati apparentemente nascosti.

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