Agropoli: addio al punto Polfer. Ministero ne dispone la soppressione

Ernesto Rocco
Stazione di Agropoli

Aveva competenza da Capaccio a Pisciotta

AGROPOLI. Si abbatte anche sul Cilento la scure dei tagli sui posti di pubblica sicurezza imposta dal Ministero dell’Interno. Con un decreto firmato lo scorso 31 marzo dal ministro Minniti, infatti, è stato soppresso il presidio di Polizia Ferroviaria presso lo scalo di Agropoli – Castellabate. Il territorio, così, perde un altro importante ufficio di polizia che aveva competenza su sessanta chilometri di tratta ferroviaria, comprendente ben sette stazioni attive, da Capaccio – Roccadaspide a Pisciotta – Palinuro.

Non sono mancate polemiche per la decisione del Ministero considerato che quello agropolese è uno degli scali a sud di Salerno con il maggiore afflusso di passeggeri: sono migliaia le persone, soprattutto pendolari provenienti da Agropoli e dai comuni limitrofi, che quotidianamente usufruiscono della stazione ferroviaria; il numero aumenta considerevolmente d’estate grazie ad un notevole afflusso di vacanzieri. In realtà, però, già nel 2014 era suonato un primo campanello d’allarme con il punto Polfer ridimensionato a semplice «punto di appoggio». La soppressione è stato soltanto l’ultimo passo di un ridimensionamento che andava avanti da tempo.

In tutta Italia sono quattordici i distaccamenti che chiuderanno i battenti. In Campania, oltre ad Agropoli, è prevista la chiusura anche per Avellino. La motivazione del provvedimento sta “nell’esigenza di adeguare l’assetto organizzativo della Polizia ferroviaria alle mutate esigenze operative: in relazione all’evoluzione del traffico la vigilanza può essere assicurata da altri uffici limitrofi”. L’esecuzione del decreto sara effettuato in tempi brevi, molto probabilmente il prossimo mese, al personale in forza al distaccamento di Agropoli è stato chiesto di compilare la domanda di tasferimento. Agli agenti in servizio è già stato chiesto di compilare la domanda di trasferimento.

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