Campania. Crisi del mattone. Il valore immobiliare è al -1,2%.

Redazione Infocilento

Il mattone è l’investimento sicuro. Provate a dirlo a chi ha acquistato anche solo dieci anni fa un immobile e tenta di rivenderlo oggi. Il mercato immobiliare fermo e la crisi economica hanno di fatto abbassato di molto il valore degli immobili. In alcuni casi si arriva anche al -30% sul valore d’acquisto. Dalle ultime rilevazioni emerge che, mentre nel mese di febbraio il valore delle abitazioni era cresciuto, seppur di poco, arrivando ad un aumento dello 0,3% rispetto al primo mese del 2017, il calo annuo è pari al 5,1%, per un costo medio degli alloggi che si attesta sui 1888 euro al metro quadrato.

In Regione Campania il calo tocca -1,2%. Neanche troppo se pensiamo ai valori della Valle D’Aosta con -6,3% e la Liguria con -3,6%. Solo tre Regioni italiane hanno visto un incremento del valore immobiliare e sono: il Trentino Alto Adige, +1,5%, il Friuli Venezia Giulia e le Marche con un rincaro dello 0,9%.  Certo, bisogna anche valutare i valori nominali. Prendendoli in considerazione, infatti, vediamo che la Liguria è la regione “più cara” con una media, per immobile,di 2647 euro al metro quadro.

Seguono il Lazio, con 2538 euro e il Trentino Alto Adige con 2423 euro. La Regione più economica resta, invece, la Calabria con 918 euro, superando anche il Molise che si ferma a 1069 euro per metro quadrato. Se analizziamo, ancora, le città vediamo che nella classifica dei prezzi, Venezia è la città più cara d’Italia. Parliamo addirittura di 4413 euro al metro quadro, superando Firenze, con 3458 euro e Milano con 3411 euro.

Il fattore che, però, spinge più di tutti è quello inerente il tessuto economico e cioè “chi” può permettersi di acquistare casa oggi. Gli Istituti di credito chiedono sempre maggiori garanzie, come l’assicurazione mutuo, per poter garantire il rientro del credito.

Secondo l’agenzia immobiliare Tecnocasa, il range di costo preferito degli italiani sarebbe tra 120 e 169.000 euro per il 24,4% dei richiedenti e tra 170 e 249 mila euro per il 22,3%. Il 16,1% riguarda coloro i quali possono disporre di un budget tra 250 e 349.000 euro. Solo il 4,2% di chi compra può arrivare o superare 475000 euro.

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