Ospedale di Agropoli, Giordano fissa i tempi per la riapertura

Ernesto Rocco

Entro l’estate Agropoli riavrà il pronto soccorso

AGROPOLI. «Entro l’estate Agropoli riavrà il suo pronto soccorso». E’ quanto ha dichiarato il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Giordano, a margine della visita di ieri mattina presso l’ex ospedale civile di Agropoli. Il presidio, chiuso ormai da quattro anni e trasformato in un semplice Psaut, avrà una nuova configurazione. L’atto aziendale, infatti, lo individua come un pronto soccorso, le cui funzioni sono state meglio specificate da un documento approvato nelle scorse settimane dall’ormai ex commissario alla sanità della Regione Campania Joseph Polimeni.

Il presidio ospedaliero agropolese sarà un nosocomio di area disagiata, dotato di un reparto con 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri, una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in day surgery o eventualmente in week surgery, con la possibilità di appoggio nei letti di medicina, laboratorio di analisi e radiologia. La visita del manager dell’Asl Giordano è servita soprattutto per elaborare un piano degli interventi da compiere per la riattivazione del pronto soccorso. «In questa struttura – ha spiegato – ci sono tutte le condizioni strutturali per un pronto soccorso attivo h24, serve qualche piccolo intervento perchè da quando fu aperto questo nosocomio qualcosa è cambiato nelle normative». Sarà dunque necessario effettuare alcuni lavori all’interno, poi reperire attrezzature e personale.

Le prime dovranno essere acquistate ex novo considerato che quando nel 2013 l’ospedale civile di Agropoli fu chiuso venne svuotato di tutto. Più complessa la questione del personale: «Inizialmente – ha spiegato Giordano – interverremo con meccanismi interno, poi chiederemo una deroga alla Regione per reperire medici e paramedici». Il percorso di riapertura del nosocomio agropolese, comunque, sembra ormai intrapreso.

Per il sindaco Franco Alfieri si tratta di un’importante rivincita verso chi lo volle chiudere. «In passato ci hanno messo in ginocchio strappandoci un diritto previsto dalla Costituzione per una rappresaglia politica che voleva colpire Agropoli ed il suo sindaco ma è stato un insuccesso ed ora, finalmente, qualcosa sta cambiando», ha detto il primo cittadino.

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